

I termini per la presentazione delle richieste di nulla osta al lavoro per gli ingressi decorrono per l’anno 2023:
a) Lavoro subordinato non stagionale e per lavoro autonomo:
b) Lavoro stagionale: dalle ore 9.00 del 70° giorno successivo alla data di pubblicazione del presente decreto fino a esaurimento delle rispettive quote o, comunque, entro il 31 dicembre 2023;
I termini per la presentazione delle richieste di nulla osta al lavoro per gli ingressi nell’ambito delle quote decorrono, per ciascuno degli anni 2024 e 2025, dalle ore 9.00 del 5, del 7 e del 12 febbraio, secondo la ripartizione per ambiti, fino a esaurimento o, comunque, entro il 31 dicembre di ciascun anno.
Pubblicato il 27 settembre in GU. Per le quote del 2023, potranno essere inviate:
Sono ammessi in Italia, per motivi di lavoro subordinato stagionale e non stagionale e di lavoro autonomo, i cittadini stranieri residenti all’estero entro le seguenti quote complessive: 136.000 unità per l’anno 2023; 151.000 unità per l’anno 2024; 165.000 unità per l’anno 2025.
I settori sono quelli dell’autotrasporto merci per conto terzi, dell’edilizia, turistico-alberghiero, della meccanica, delle telecomunicazioni, dell’alimentare, della cantieristica navale, del trasporto passeggeri con autobus, della pesca, degli acconciatori, degli elettricisti e degli idraulici.
Una quota specifica è inoltre riservata al SETTORE DELL’ASSISTENZA FAMILIARE E SOCIO-SANITARIA: 9.500 unità nel 2023, 9.500 unità nel 2024 e 9.500 unità nel 2025.
Un’altra quota alla CONVERSIONE IN PERMESSI DI SOGGIORNO per lavoro subordinato di:
Infine, è consentito, per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025, L’INGRESSO IN ITALIA PER MOTIVI DI LAVORO AUTONOMO, nell’ambito delle quote sopraindicate, di n. 500 cittadini stranieri residenti all’estero, appartenenti alle seguenti categorie:
I settori sono quelli agricolo e turistico-alberghiero: 82.550 unità per l’anno 2023; 89.050 unità per l’anno 2024; 93.550 unità per l’anno 2025.
Le quote sono riservate ai lavoratori cittadini di:
Per il settore agricolo, è inoltre riservata prioritariamente una quota di 40.000 unità nel 2023, 41.000 unità nel 2024 e 42.000 unità nel 2025 di lavoratori stranieri, le cui istanze di nulla osta all’ingresso in Italia per lavoro stagionale anche pluriennale, siano presentate dalle organizzazioni professionali dei datori di lavoro della Confederazione nazionale coltivatori diretti, della Confederazione italiana agricoltori, della Confederazione generale dell’agricoltura italiana, della Confederazione di produttori agricoli e dell’Alleanza delle cooperative italiane (Lega nazionale delle cooperative e mutue, Confederazione cooperative italiane e Associazione generale cooperative italiane).
Per il settore turistico, è inoltre riservata prioritariamente una quota di 30.000 unità nel 2023, 31.000 unità nel 2024 e 32.000 unità nel 2025 di lavoratori stranieri, le cui istanze di nulla osta all’ingresso in Italia per lavoro stagionale anche pluriennale, siano presentate dalle organizzazioni professionali dei datori di lavoro più rappresentative a livello nazionale.