26/07/2024
ISTAT: “I futuri flussi migratori non controbilanciano il segno negativo della dinamica naturale”
26/07/2024
ISTAT: “I futuri flussi migratori non controbilanciano il segno negativo della dinamica naturale”
"Le nuove previsioni sul futuro demografico del Paese, aggiornate al 2023, evidenziano tendenze la cui direzione parrebbe irreversibile, pur se in un contesto nel quale non mancano elementi di incertezza. La popolazione residente è in decrescita: da circa 59 milioni al 1° gennaio 2023 a 58,6 mln nel 2030, a 54,8 mln nel 2050 fino a 46,1 mln nel 2080."
Lo afferma l'ISTAT, Istituto nazionale di statistica, nel rapporto “Previsioni della popolazione residente e delle famiglie – Base 1/1/2023”.
Tra 20 anni - spiega l'Istituto - ci sarà circa un milione di famiglie in più, ma saranno più frammentate. Meno coppie con figli, più coppie senza: entro il 2043 meno di una famiglia su quattro sarà composta da una coppia con figli, più di una su cinque non ne avrà.
Il fattore immigrazione
Lo scenario mediano – afferma l'ISTAT – mostra che, nel passaggio che condurrà la popolazione dagli odierni 59 milioni di individui a circa 46 nel 2080, si avranno 21 milioni di nascite, 44,4 milioni di decessi, 18,2 milioni di immigrazioni dall’estero e 8 milioni di emigrazioni.
Lo scenario mediano contempla movimenti migratori netti con l’estero positivi. A una prima fase molto intensa, fino al 2040, cui corrisponde una media di flussi netti superiore alle 200mila unità annue, segue una fase di stabilizzazione che si protrae fino al 2080 a una media annuale di 165mila unità.
I futuri flussi migratori – aggiunge l'ISTAT – non controbilanciano il segno negativo della dinamica naturale. Nondimeno, essi sono contraddistinti da incertezza, per la presenza di molteplici fattori (spinte migratorie nei Paesi di origine, attrattività del Paese sul piano economico-occupazionale, instabilità del quadro geopolitico internazionale caratterizzato da crisi belliche e dal potenziale innescamento di periodi di recessione economica alternati a periodi di ripresa). L’analisi dei risultati a lungo termine deve pertanto corredarsi di grande cautela.
Scarica il rapporto “Previsioni della popolazione residente e delle famiglie – Base 1/1/2023”