17/10/2015
Successo dell'evento al Campo della Protezione Civile a Marco di Rovereto"#emergenza #accoglienza #speranza"
"La vera sfida di fronte al tema dei richiedenti protezione internazionale non è la prima accoglienza, ma la relazione che può e deve instaurarsi fra i migranti accolti e le comunità nei piccoli e grandi centri sul territorio. Il pregiudizio che i nostri emigrati trentini hanno conosciuto in passato non deve essere usato come arma contro chi arriva qui a chiedere aiuto e protezione." Così il presidente del CNCA del Trentino-Alto Adige, Vincenzo Passerini, ha affrontato il tema dell'accoglienza dei profughi nella conferenza che si è svolta sabato 17 ottobre 2015 al Campo della Protezione Civile a Marco di Rovereto intitolata “Accoglienza: tra dovere e solidarietà” e svoltasi nell’ambito dell'evento “#emergenza #accoglienza #speranza - il fenomeno profughi tra riflessioni, culture e testimonianze”. Il pomeriggio di iniziative è stato organizzato nella cornice della “Settimana dell'Accoglienza” proposta dal CNCA, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza.
La dimensione umana del fenomeno profughi è stata al centro dell'evento, a cominciare dall'intervento di Viviana Battisti della sezione trentina della Croce Rossa Italiana che ha parlato del primo contatto con le persone che arrivano in Trentino per chiedere aiuto e protezione dopo essere state soccorse in mare al termine dei cosiddetti “viaggi della speranza”. L'approccio alla persona è centrale nel percorso di accoglienza ed è al centro dell'impegno di tutta la rete degli operatori coinvolti, idealmente rappresentati oggi dalla Croce Rossa Italiana.
E la dimensione umana delle migrazioni forzate ha caratterizzato anche l'intervento di Enrica Zandonai, vicepresidente della Comunità della Vallagarina. “Dobbiamo tenere presente – ha detto – che parliamo di persone. Dobbiamo trovare il senso vero della parola solidarietà e la politica gioca in tal senso un ruolo fondamentale. L'obiettivo è condividere il progetto della Provincia mettendo in campo progetti di inclusione sociale coinvolgendo la comunità e facendo rete fra Comuni e Comunità.
Pierluigi La Spada, coordinatore responsabile del Cinformi, ha illustrato il percorso dei richiedenti protezione internazionale che arrivano in Trentino, dove la Provincia gestisce autonomamente le pratiche d’accoglienza sulla base di un protocollo di intesa sottoscritto con il Commissariato del Governo. Ciò significa che se altrove sono le prefetture ad individuare ed incaricare il privato di accogliere i richiedenti, in Trentino è la Provincia a svolgere questo compito, spendendo fra l'altro meno di quanto riconosciuto dallo Stato.
Il pomeriggio al Campo della Protezione Civile di Marco di Rovereto è proseguito con laboratori, momenti conviviali, testimonianze e riflessioni di alcuni dei migranti accolti in Trentino e degli operatori coinvolti. Sullo sfondo musica e danze tradizionali dei paesi di provenienza dei richiedenti protezione internazionale.
L’evento è stato organizzato dal Centro informativo per l’immigrazione della Provincia autonoma di Trento in collaborazione con ATAS onlus, Centro Astalli, Croce Rossa Italiana (sezione provinciale), cooperativa Punto d’Approdo, associazione Fili, cooperativa Samuele, APPM onlus, cooperativa sociale Progetto 92, cooperativa Città Aperta e cooperativa Arcobaleno.