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Unhcr: “inaccettabile abbandono di migranti dopo lo sbarco”

10/06/2014

Secondo l'Unhcr circa 400 migranti non sarebbero stati seguiti in modo appropriato

L'agenzia Onu per i rifugiati interviene con forza sulla questione “sbarchi”, con particolare riferimento all'accoglienza dei migranti dopo i più recenti soccorsi nelle acque del Mediterraneo. Secondo l'Unhcr, circa 400 migranti non sarebbero stati seguiti in modo appropriato da diversi punti di vista: sarebbe mancata l'assistenza innanzitutto sui bisogni primari, come la dotazione di capi di abbigliamento (scarpe) e la somministrazione di cibo e bevande. Inoltre, l'Agenzia Onu contesta la logistica degli spostamenti dei migranti una volta portati in sicurezza. Sarebbero stati portati con dei pullman in due parcheggi, uno a Roma e uno a Milano, dove sarebbero stati lasciati soli e disorientati. Ecco la nota dell'Unhcr:
“L’Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati esprime sconcerto per la maniera in cui sono stati trattati circa 400 migranti e rifugiati di varie nazionalità (provenienti principalmente da Siria, Somalia ed Africa Sub-Sahariana) dopo essere stati sbarcati ieri (9 giugno 2014) a Taranto.
Agli operatori dell’Unhcr hanno riferito di essere stati divisi in gruppi in base alla destinazione preferita. Sono stati poi caricati su dei pullman e, dopo aver viaggiato tutta la notte, sono stati abbandonati nei parcheggi di Roma Anagnina e Milano Rogoredo. E’ inaccettabile che migranti e rifugiati vengano privati dell’assistenza minima, caricati su dei pullman e abbandonati alle periferie di Roma e Milano. Sono stati trovati scalzi, disorientati, senza che avessero ricevuto né da bere né da mangiare. L’Unhcr è sollevato dall’apprendere che per il gruppo di Roma è stata infine trovata una sistemazione presso una struttura di accoglienza del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar). Pur consapevole delle difficoltà relative alla gestione di grandi flussi di persone in arrivo, l’Unhcr ritiene che quanto accaduto oggi a Roma e Milano è un esempio di quanto sia importante ed urgente la messa a punto di un piano strutturato per la prima accoglienza su tutto il territorio nazionale che includa sia le Regioni che i Comuni.”

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Pubblicato il: Martedì, 10 Giugno 2014 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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