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Un ponte fra il Ghana e il Trentino

27/10/2011

L'assessore Beltrami Giovanazzi: "Il Trentino si conferma terra di accoglienza e sperimentazione nel campo dell'immigrazione"

Dare vita ad un percorso di “migrazione circolare”, un circolo virtuoso che permetta un buon inserimento occupazionale dei lavoratori in Italia e consenta poi il loro reinserimento in patria valorizzando le competenze acquisite. Questo percorso è stato sperimentato con successo negli scorsi mesi in Trentino, attraverso l'impiego di lavoratori ghanesi nel settore del lavoro stagionale. L'iniziativa, denominata “Aeneas Lamiwa - migrazione per lavoro in Africa occidentale”, è stata coordinata da Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni dell'Onu), ministero del Lavoro italiano e ministero del Lavoro ghanese, con finanziamento dell'Unione Europea. Sul territorio provinciale la sperimentazione è stata resa possibile in particolare dall'impegno della Coldiretti e dell'assessorato provinciale alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza, coinvolgendo i tecnici del Cinformi, del Sevizio lavoro e della Solidarietà internazionale. Il concetto che sta alla base del progetto è la creazione di un approccio coerente alla gestione della migrazione per lavoro in Ghana ma in futuro anche in Nigeria, Senegal e Libia, promuovendo l'immigrazione legale e prevenendo la migrazione irregolare.
Nel paese di origine sono stati individuati 20 lavoratori interessati a un’esperienza di migrazione in Italia e a un successivo rientro in Ghana. E' seguita una fase di orientamento pre-partenza, con l'insegnamento di alcuni elementi di base della lingua e della cultura italiana. I lavoratori ghanesi sono arrivati in Trentino all'inizio dello scorso mese di agosto e si sono fermati fino alla fine di settembre. Inizialmente hanno seguito un corso – in questo caso intensivo – di italiano e sono state insegnate loro le modalità di raccolta della frutta nonché le tecniche di sicurezza sul lavoro. La loro esperienza occupazionale in Trentino è stata seguita passo dopo passo; la prossima fase vedrà la verifica dell'applicazione, una volta tornati in Ghana, dell'esperienza acquisita in Italia. Non solo: verrà valutata la possibilità del ritorno di questi lavoratori in Italia nelle successive stagioni, sviluppando così ulteriormente quel meccanismo di migrazione circolare tra i due paesi che rappresenta l'obiettivo complessivo del progetto.
Per valorizzare questa esperienza pilota e per confrontarsi sui risultati raggiunti e sulle prospettive future, stamane a Trento, al Palazzo della Regione, si è svolta una tavola rotonda che ha coinvolto i protagonisti del progetto.
Ha aperto i lavori l'assessore provinciale alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza Lia Beltrami Giovanazzi, che ha inizialmente ricordato l'impegno del Trentino nel campo della solidarietà, con progetti che coinvolgono tra l'altro proprio il Ghana in settori di primaria importanza come ad esempio la salute della popolazione. L'assessore ha posto poi l'accento sull'importanza della formazione dei lavoratori e sulla valorizzazione di risorse umane attualmente non strutturali per l'economia del Ghana, ma che possono diventare tali proprio dopo esperienze come quella dei 20 lavoratori ghanesi occupati nei mesi scorsi in Trentino. Dobbiamo però innanzitutto ricordare – ha concluso Lia Beltrami Giovanazzi – che i lavoratori sono prima di tutto persone. L'attenzione alla dimensione umana e culturale dei migrantes è tra l'altro fra i pilastri del Piano Convivenza approvato dalla Giunta provinciale in un territorio, il Trentino, che anche con questo progetto di migrazione circolare dimostra di essere terra di accoglienza e di sperimentazione.
Un ringraziamento a tutti i partner del progetto è arrivato da Elizabeth Hagan, del ministero del Lavoro del Ghana, che ha espresso particolare soddisfazione per i risultati di un'iniziativa che ha ampiamente risposto alle aspettative.
Collaborazione, soddisfazione e ampi margini di sviluppo di questo progetto sono i concetti che hanno caratterizzato in generale gli interventi dei relatori: Wilmot Kojo, funzionario di Oim Ghana, Gerardo Torlino, del ministero del Lavoro italiano, Pierluigi La Spada, coordinatore del Cinformi, Gabriele Calliari, presidente di Coldiretti Trento, Barbara Battistello, responsabile cooperazione Istituto Agrario San Michele e Ugo Melchionda, esperto in migrazioni del lavoro Oim Roma.
Carico di emozione l'intervento di Justice Danso, rappresentante dei lavoratori ghanesi. Nelle sue parole il racconto non “solo” di un'esperienza occupazione e formativa, ma anche di un percorso umano in una provincia che si conferma terra di accoglienza.
Proprio per questa accoglienza e per aver creduto al progetto, Atieku Simon, Primo Segretario dell'Ambasciata del Ghana a Roma, ha rivolto a nome del Presidente della Repubblica del Ghana un particolare ringraziamento alla Provincia autonoma di Trento.

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Pubblicato il: Venerdì, 28 Ottobre 2011 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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