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“Un nuovo welfare per la non autosufficienza”

31/10/2019

L’Associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestico: “recuperare risorse dal sommerso”

“La lotta al lavoro irregolare e all’evasione fiscale nel settore del lavoro domestico permetterebbe allo Stato italiano di recuperare risorse economiche tali da poter riscrivere un nuovo welfare per la non autosufficienza.”
Lo afferma Domina, Associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestico. Dai dati di una ricerca realizzata in collaborazione con la Fondazione Leone Moressa risulta che solo l’8% dei pensionati può permettersi di pagare, contando sulla propria pensione, una badante a tempo pieno. In aumento è poi il fenomeno delle donne che faticano ad entrare o a rimanere nel mondo del lavoro dovendo accudire un proprio caro.
“Ad oggi – afferma Domina – il settore domestico ha un valore aggiunto pari al 18,8 miliardi di Euro (1,2% del PIL). Le famiglie spendono circa 1,5 miliardi di Euro, facendo così risparmiare allo Stato ben 7,9 miliardi di euro (un altro 0,6% del PIL) l’anno per la cura. La lotta all’evasione fiscale e previdenziale porterebbe ad incrementare queste somme contribuendo così ad un riequilibrio sociale del Paese.” “Le nuove entrate legate alla regolarizzazione – prosegue Domina – andrebbero incontro alla necessità di circa 1 milione di datori di lavoro domestico a basso reddito. Tali incentivi ridurrebbero il lavoro domestico irregolare stimato al 60% rispetto al totale e permetterebbero di strutturare un sistema di assistenza e cura alla persona non autosufficiente capace di supportare la crescente domanda, considerato che nel 2050 avremo un incremento del 33,8% della popolazione anziana.”

Comunicato Stampa di Domina

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Pubblicato il: Giovedì, 31 Ottobre 2019

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