02/08/2011
Sono mediamente molto più giovani e guadagnano circa la metà dei residenti italianiTrento a colori
Cresce il numero di stranieri residenti a Trento ed aumenta, in particolare, il numero di minori non italiani e di famiglie con almeno un componente estero. È quanto emerge dall’indagine “Stranieri a Trento”, realizzata dal servizio Sviluppo Economico Studi e Statistica del Comune.
La popolazione straniera
Nel 2010 la presenza di stranieri nel capoluogo si è attestata all’11,2% del totale. Aumenta in maniera significativa il numero di stranieri nati nel capoluogo, pari all’11% nel 2010. Il confronto con i dati degli anni precedenti indica una crescente stabilità delle famiglie immigrate.
Il capoluogo è anche, dal 2003, il centro della regione con la maggiore concentrazione di non italiani: sul territorio provinciale l’incidenza straniera arriva al 9,3%, nella regione all’8,7%. Gli stranieri residenti sono principalmente giovani con un età media di 31,3 anni, 32,9 anni per le donne, 29,6 anni per gli uomini. In particolare, l’analisi mette in evidenza un’età media notevolmente più bassa di quella dei residenti italiani: nel 2010 l’età media per gli italiani è 44,4 anni, mentre per gli stranieri è pari a 31,3 anni. La forbice differenziale è aumentata negli ultimi dieci anni: nel 1991 l’età media per gli italiani era pari a 39,6 anni, per gli stranieri era uguale a 31,2.
Le principali nazionalità
Le nazionalità più consistenti sono la Romania, l’Albania, la Moldova e l’Ucraina. Emerge dallo studio un processo di profonda trasformazione del quadro migratorio negli ultimi 20 anni: delle 10 nazionalità numericamente più consistenti nel 1987 nemmeno una risulta presente nel 2010 e si è passati da 47 nazionalità presenti nel 1987 a 119 nazionalità nel 2010. Tra le dieci più numerose registrate nel 2010 si registra la forte presenza dell’est Europa.
Minori stranieri in aumento
In dieci anni è cresciuto notevolmente anche il numero dei minori sul totale degli stranieri residenti: nel 2010 si è toccato il 21,1% (nel 1991 era del 7,3%). La tendenza è sostenuta dall’aumento dei ricongiungimenti familiari e dall’aumento dei nuovi nati. L’incidenza dei minori stranieri sul totale dei minori residenti nel Comune di Trento è nel 2010 uguale al 13,7% (nel 1991 era dello 0,3%). La nazione con la maggiore percentuale di minori è la Serbia (41,2%), seguita dal Pakistan (33,9%) e dalla Macedonia (30,7%). La nazione che, pur avendo una presenza consistente di cittadini, presenta invece il valore più basso (10,9%) è l’Ucraina.
Tra i minori cresce, soprattutto, il numero dei nati a Trento: nel 2010 è stato pari al 51,8%, nel 1991 era il 17,2 per cento.
Le Circoscrizioni con la maggiore presenza di minori stranieri sono Gardolo (27,9%), seguito da Centro storico-Piedicastello (19,8%), S.Giuseppe-S.Chiara (18,4%) e Oltrefersina (14,2%).
Crescita delle famiglie con almeno un componente straniero
In linea con l’aumento degli individui stranieri è in continua crescita anche il numero delle famiglie con almeno un componente straniero, passate dall’1,4% del 1991 all’11,7% del 2010. E’ in crescita anche il numero medio di componenti che è passato dal valore di 2,1 nel 1991 al valore di 2,5 nel 2010.
Dall’analisi delle famiglie, riferite all’anno 2010, per cittadinanza dei componenti (escluse le unipersonali), emerge che circa il 60% (2295 famiglie) sono composte da persone con la stessa nazionalità, il 33% (1257) sono composte da persone con cittadinanza italiana e straniera, ed il 7% (279 famiglie) sono composte da individui aventi nazionalità eterogenea.
Studenti stranieri in tutti i livelli formativi
I dati indicano che in tutti i livelli di formazione c’è stato un aumento del numero di iscritti accompagnato da un aumento della quota di stranieri sul totale, con un progressivo incremento dei livelli di istruzione degli stranieri residenti. L’ultimo dato disponibile per gli iscritti nei nidi d’infanzia del comune, riferito a febbraio 2011, indica che il 13,4% dei bimbi iscritti ha nazionalità straniera.
Con riferimento all’anno scolastico 2009/2010 la percentuale di alunni stranieri sul totale degli iscritti era del 12,8% per le scuole d’infanzia, del 12,1% per le scuole primarie, del 12,5% per le scuole secondarie di I° grado, del 7,7% per le scuole secondarie di II° grado, del 23,9% per i Centri di formazione professionale.
Redditi medi
Il numero di dichiaranti stranieri risulta in aumento per gli anni d’imposta esaminati passando dal 4,8% del 2005 al 6,9% del 2008. Il reddito imponibile medio riferito ai dichiaranti stranieri è notevolmente inferiore a quello dei dichiaranti con cittadinanza italiana; soffermando l’attenzione sull’anno d’imposta 2008 risulta che il reddito medio dei dichiaranti stranieri è uguale a 12.618 euro mentre quello degli italiani è uguale a 24.187 euro.
Analogamente l’importo medio Irpef per l’anno 2008 risulta pari a 1.617 euro per i dichiaranti stranieri e di 5.322 euro per i dichiaranti italiani.
Aumento degli interventi socio-assistenziali
I dati riferiti agli interventi socio-assistenziali rivolti a persone straniere dal 2000 risultano in aumento. Ciò è dovuto però alla crescita dell’incidenza straniera sulla popolazione residente. Gli interventi a favore di persone straniere sul totale degli utenti era del 2,1% nel 2000, del 4,3% nel 2005, del 9,3% nel 2010.
L’accesso al Servizio da parte delle famiglie immigrate avviene principalmente per richieste volte al soddisfacimento di bisogni materiali (interventi di assistenza economica) e per esigenze di supporto e di integrazione rispetto alle cure nei confronti dei figli, non potendo contare su una rete parentale in loco (servizi per minori).