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Trento, Festival delle Resistenze 2017

20/09/2017

Il festival delle Resistenze Contemporanee 2017 prevede, fra l’altro, alcuni appuntamenti che approfondiscono il tema delle migrazioni

A cinque mesi di distanza dall’edizione bolzanina caratterizzata da un afflusso record di visitatori, il Festival delle Resistenze Contemporanee arriva per il terzo anno a Trento e per il secondo anno consecutivo nella centralissima piazza Cesare Battisti. Qui, dal 22 al 24 settembre 2017, dentro e fuori il tendone del Festival, si alterneranno scrittori, giornalisti, alpinisti e attori, affermati o emergenti ma sempre di particolare spessore. Il Festival delle Resistenze contemporanee 2017 è un progetto culturale sostenuto dal Dipartimento cultura italiana della Provincia autonoma di Bolzano e dalla Provincia autonoma di Trento.
I principali appuntamenti che approfondiscono il tema dell’immigrazione

Venerdì 22 settembre, ore 14.00
PATIENCE PATIENCE di Hadja Lahbib, Belgio 2014, 85 min. Documentario ambientato in Belgio che racconta la storia di amicizia, integrazione ed emancipazione di un gruppo di donne marocchine. Negli anni Sessanta migliaia di maghrebini partirono verso il Belgio in cerca di lavoro. Fra loro anche donne che un giorno hanno lasciato tutto per seguire il proprio uomo in una terra sconosciuta.

Venerdì 22 settembre, ore 21.00
ENRICO MENTANA. Il nuovo fa sempre paura. Il direttore sarà ospite del Festival per confrontarsi assieme al pubblico sui più importanti temi d’attualità. Una riflessione a tutto tondo con un macro-tema di fondo: la consapevolezza che oggi come da sempre il nuovo fa paura, dalle tecnologie invasive alle strategie politiche nazionalistiche fino ai flussi migratori. Modera il giornalista Paolo Mantovan.

Domenica 24 settembre, ore 15.30
ON THE ROAD - SULLE ROTTE DEI MIGRANTI. Testimonianze, video e foto da chi - per capire - ha deciso di mettersi in cammino e andare a vedere di persona. Il progetto “On the road” verrà restituito alla cittadinanza dai 20 giovani trentini e altoatesini che in giugno a bordo di furgoni hanno ripercorso tre rotte migratorie: greca, balcanica e francese. Collegamento con la giornalista Valentina Petrini di “Nemo – Nessuno escluso”. Modera la giornalista Laura Strada.

Domenica 24 settembre, ore 18.30
LA COMPLESSITÀ DEI CONFINI E LA RICERCA DI UN’IDENTITÀ FORTE. Gabriele Del Grande e Veronique Loute si confrontano con il pubblico del Festival su cosa sta succedendo attorno al Mediterraneo, da nord a sud. Arrestato in Turchia per il suo ultimo libro-inchiesta sull’Isis e liberato dopo 15 giorni di detenzione grazie a una mobilitazione in tutta Italia e oltre, torna al Festival Gabriele Del Grande, regista di “Io sto con la sposa”, fondatore di Fortress Europe e scrittore impegnato sui temi della migrazione. Con lui Veronique Loute, una mamma che dal 2012 non ha più visto il proprio figlio (arruolatosi volontariamente nella guerra in Siria a fianco dell’Isis) e fondatrice dell’associazione “Les parents concernés”. Modera il giornalista Paolo Ghezzi.

Domenica 24 settembre, ore 21.00
PARTIRE O RESTARE. L’amica geniale e la questione cruciale del Sud. Francesco Piccolo in un effervescente reading su forme di confine molto interne. Oltre alla saga di Elena Ferrante, altri romanzi e testi sul nostro Meridione affrontano il nodo filosofico dell’andare via o restare nella città in cui si è nati. Una chiusura di Festival con il sorriso grazie a Francesco Piccolo, perché anche riflettere con il sorriso può essere considerata una forma di resistenza contemporanea.

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Pubblicato il: Mercoledì, 20 Settembre 2017 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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