23/10/2008
Il Governo sembra intenzionato ad emanare entro l’anno un nuovo decreto di programmazione dei flussi d'ingresso per l'assunzione dall'estero di cittadini non comunitari a carattere non stagionale.Trentino: quote solo per l'assistenza familiare
Il Governo sembra intenzionato ad emanare entro l’anno un nuovo decreto di programmazione dei flussi d'ingresso per l'assunzione dall'estero di cittadini non comunitari a carattere non stagionale. Il decreto non dovrebbe superare le 170mila unità. Ciò in base alle informazioni raccolte recentemente in via informale dal ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali e alle dichiarazioni rese dal Governo in Parlamento. Il Governo potrebbe autorizzare un determinato numero di quote sulla base delle istanze già presentate con il decreto flussi 2007, ma non è da escludere la presentazione di domande "ex novo". La Commissione provinciale per l’impiego della Provincia autonoma di Trento (composta da Provincia, rappresentati del mondo imprenditoriale, associazioni datoriali, rappresentati dei lavoratori e associazioni sindacali) in questi giorni ha quindi tracciato, in base a queste due ipotesi, la previsione relativa al flusso di ingressi sostenibile in rapporto alla capacità di assorbimento del tessuto sociale e produttivo trentino per l'anno 2008, da sottoporre al Governo in vista del decreto flussi. Nel primo caso, per soddisfare le domande in graduatoria rimaste escluse dal decreto 2007, si rendono necessarie 200 quote per l'assistenza alla persona e 40 per conversioni di permessi di soggiorno da lavoro stagionale e da studio a tempo indeterminato. Nel caso in cui il Governo stabilisca, invece, che si debbano presentare domande "ex novo", il fabbisogno previsionale del mercato per l'anno 2008 è di 710 quote, 600 per l'assistenza alla persona,10 per il personale direttivo e 100 per conversioni di permessi di soggiorno da lavoro stagionale e da studio a tempo indeterminato. Pertanto il fabbisogno previsionale per il 2008 è pari al 50% del fabbisogno per il 2007. Tali previsioni sono frutto della valutazione formulata in base ai dati aggiornati sul quadro occupazionale trentino. Dal mercato del lavoro emerge che il settore dell’assistenza alla persona è quello sul quale orientare la richiesta di lavoratori immigrati non comunitari per una corretta programmazione dei flussi di ingresso. I dati, infatti, segnalano quest’anno una contrazione della richiesta di manodopera straniera da destinare ai settori produttivi a carattere non stagionale, fatta eccezione, appunto, per l’assistenza alla persona, per la quale è invece costante l’aumento della richiesta. V’è inoltre una domanda di “regolarizzazione” di lavoratrici già impiegate in questo settore, soprattutto moldave ed ucraine, per le quali si rende necessario mantenere una consistente quota di ingressi. Peraltro, la richiesta di lavoro per i settori produttivi a carattere non stagionale può essere soddisfatta rivolgendosi ai lavoratori iscritti ai Centri per l’impiego e ricorrendo ai lavoratori comunitari. I recenti avvenimenti internazionali, la grave crisi dei mercati finanziari, le possibili conseguenze anche sul versante dell’accesso al credito nonché le notizie di recenti crisi industriali consigliano inoltre prudenza nella visione dello scenario futuro e nell’impostazione delle politiche immigratorie. La Commissione provinciale per l’impiego chiederà quindi al Governo di assegnare al Trentino quote di ingresso riguardanti solo le assistenti alla persona. Per quanto riguarda il lavoro stagionale, verranno chieste invece 3mila quote, in linea con il dato dello scorso anno. Infine, al Governo verrà chiesto di stabilire a livello nazionale una congrua quota di ingressi per lavoratori non comunitari qualificati attraverso percorsi di formazione all’estero. Accanto alla forte richiesta di assistenti familiari, infatti, il mercato del lavoro locale chiede sempre più manodopera specializzata.