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Trenta morti nel Mediterraneo

30/06/2014

Hanno perso la vita viaggiando su un barcone con altre centinaia di migranti

Nuova tragedia nel Mediterraneo. Trenta migranti sono stati trovati privi di vita su un barcone soccorso dalla Marina Militare sul quale le vittime viaggiavano assieme ad altre centinaia di persone. Le cause della morte sarebbero asfissia e annegamento. Questa la nota della Marina: “Nel pomeriggio di ieri (domenica 29 giugno, ndr) durante le operazioni di soccorso e di ispezione ad un barcone venivano rinvenute circa 30 salme stivate nella zona prodiera dell’imbarcazione. Il personale medico intervenuto sul posto ha dichiarato che le cause della morte sono da attribuire a probabile asfissia e annegamento e ne sconsigliavano il prelievo a causa degli spazi angusti. Una volta ultimate le operazioni di soccorso ai migranti, il barcone è stato rimorchiato da Nave Grecale e attualmente dirige verso il porto di Pozzallo dove arriverà in giornata.”
Dunque una nuova tragedia nel Mediterraneo avvenuta nonostante gli sforzi della Marina Militare, che nelle giornate di sabato e domenica ha tratto in salvo oltre 5mila migranti. Si tratta, come negli altri casi, di persone partite dall'Africa in condizioni disperate per sfuggire a guerre, violenze, soprusi e persecuzioni. Viaggiavano a bordo di mezzi di fortuna fatti salpare dalle coste africane da scafisti senza scrupoli dopo il pagamento di un pesante “biglietto” di viaggio: i mezzi utilizzati sono imbarcazioni instabili e prive di dotazioni di sicurezza e addirittura gommoni. Nelle operazioni di salvataggio dello scorso fine settimana sono intervenuti diversi mezzi della Marina e tre mercantili. Fra i migranti salvati anche diverse donne e minori. Sono circa 70mila le persone strappate alle acque del Mediterraneo dalla Marina Militare nell'ambito di “Mare Nostrum”. L'operazione militare e umanitaria ha preso il via nel mese di ottobre del 2013.

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Pubblicato il: Lunedì, 30 Giugno 2014 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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