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Sugli immigrati verità in 3D

25/10/2010

Il giornalista Riccardo Staglianò ha commentato sul sito di Repubblica.it i video spot realizzati dal Cinformi

di Riccardo Staglianò
Se il Pd non fosse così leggendariamente disastroso nel casting ( vedi, buon ultimo, Calearo ), l’avrebbe già reclutata da tempo nella squadra nazionale. Perché politiche per l’immigrazione migliori mi sembra non le abbia attuate nessuno (ma sarò felice di essere smentito). Soprattutto per la commovente fiducia nell’Illuminismo, per cui se gliele spieghi bene le cose alle persone, per quanto possano sembrare difficili, le capiscono. Soprattutto se sono giovani, meglio ancora se proprio piccole, e hanno le sinapsi prensili, non ancora calcificate dai pregiudizi e dai condizionamenti familiari. Per questo Lia Giovanazzi Beltrami, assessore alla solidarietà internazionale e alla convivenza della provincia di Trento, punta sulle scuole. Ha commissionato delle animazioni da un minuto per smentire i luoghi comuni che sugli stranieri abbondano. Ci rubano il lavoro? No, sono gli unici ad accettare certe mansioni. Ci portano via le case popolari? Macché, su tot assegnazioni quelle di cui hanno usufruito loro son solo una goccia. Numeri contro chiacchiere. Quantità misurabili opposte a illazioni apodittiche. Siccome però le persone sono bombardate da un sacco di tempo da tutta un’altra narrativa, può non bastare spiegarglielo una volta. Bisogna avere la pazienza e la perseveranza di ripeterlo due, tre, cinque: tutte le volte che serve. È sempre stata una lunga lotta di trincea quella della razionalità contro l’oscurantismo. Se dall’altra parte poi hanno i cannoni (i tg, i giornali, i soldi per le campagne di disinformazione), basta non scoraggiarsi e rispondere colpo su colpo (con internet, il passaparola, sino al corpo a corpo dialettico nei bar). A Trento lo stanno facendo. Con mediatori culturali, che vanno nelle classi di ogni ordine e grado a dire come stanno le cose. Coinvolgendo i ragazzi dei centri sociali e trasformandoli in antropologi di strada low cost che fanno ricerca sociale dove nessuno si spingerebbe. E con i dipendenti del Cinformi, il braccio armato dell’assessore, che rispondono domande di ogni genere di un centinaio di immigrati al giorno. Poi mettono insieme un giornalino in varie lingue. Per non dire di un tg babele più cosmopolita di Euronews ma realizzato in uno studio formato cucina e tinello. Che, tra le altre cose, informa i distratti che gli extracomunitari non sono solo braccia per raccogliere le mele della Val di Non o cavare il porfido dalla Val di Cembra. Queste stesse braccia le offrono anche per donare il sangue, in una campagna fortemente ispirata dall’assessore. Che sa bene che il resto si può anche sottovalutare, ma verso chi ti dà il sangue è davvero difficile non sviluppare gratitudine.

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Pubblicato il: Lunedì, 25 Ottobre 2010 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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