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“Spezzare le catene”

27/10/2012

Un folto pubblico ha accolto e seguito a Trento suor Eugenia Bonetti

Grande partecipazione venerdì 26 ottobre a Trento alla conferenza dal titolo “Spezzare le catene. Azioni di contrasto al traffico di esseri umani”, ispirato dal libro della stessa suor Eugenia Bonetti, responsabile dell’Ufficio Tratta donne e minori dell'Unione Superiori Maggiori d’Italia.
L’evento, organizzato dal Centro Italiano Femminile e promosso dal Cinformi, si è aperto con un intervento dell’assessore provinciale alla Solidarietà e alla Convivenza Lia Beltrami Giovanazzi che ha sottolineato l’importanza dell’estenuante lavoro svolto da suor Eugenia Bonetti per la salvaguardia della dignità delle donne trafficate e sfruttate, ricordando come significativa sia la responsabilità di coloro che appartengono al “mondo ricco” nell’alimentare le moderne schiavitù, in particolare ritenendo legittimo comprare con il denaro il corpo di donne a bambini. "Siamo tutti responsabili del disagio umano e sociale che lacera il nostro Paese" ha detto suor Eugenia.Suor Eugenia Bonetti, introdotta dalla giornalista Antonella Carlin, ha raccontato di quando l’estremo disagio provato per la situazione di degrado vissuto dalle donne in Italia l’ha spinta dapprima a farsi promotrice del movimento “Se non ora quando” e in seguito a scrivere il suo ultimo libro con Anna Pozzi “Spezzare le catene. La battaglia per la dignità delle donne” (Rizzoli, 2012). “Sono innumerevoli – ha spiegato l’autrice –gli anelli della catena che tengono soggiogate le donne: la povertà culturale che ha abbruttito i Paesi del mondo occidentale, la povertà materiale che da sempre dilaga nel terzo mondo ('luogo di saccheggio da parte dei Paesi sviluppati'), l’omertà dei benpensanti che fanno finta di non vedere e prendono le distanze, le efficienti organizzazioni criminali che si arricchiscono sulle fragilità di altri esseri umani, i media che espongono il corpo delle donne come un qualsiasi oggetto di consumo 'usa e getta', i politici che hanno stravolto la natura del loro importante compito involgarendo l’immagine di un intero Paese."
Pierluigi La Spada, coordinatore del Cinformi, ha ricordato l’impegno che la Provincia di Trento si è assunta nel contrasto al traffico di esseri umani con il Protocollo di istituzione del Sistema trentino contro la tratta, un modello unico di intervento che vede la partecipazione di enti pubblici e soggetti del privato sociale in prima linea per accogliere le vittime e accompagnarle in un percorso verso l’autonomia sociale, economica e abitativa. E' intervenuta anche l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Trento, Violetta Plotegher, sottolineando “la necessità di investire risorse per le nuove generazioni nei percorsi formativi sui temi della relazione con l’altro, nell’educazione all’affettività e alla sessualità”.
“È tempo di agire”, ha suggerito ancora con passione Sr Bonetti, “siamo già in ritardo per far acquistare alle donne la dignità e il rispetto che si meritano”.

Breve recensione del libro
"'Siamo tutti responsabili del disagio umano e sociale che lacera il nostro Paese' e suor Eugenia Bonetti l'ha imparato lottando in prima linea. Viaggiando sulle rotte della prostituzione, dall'Africa all'Italia, ha conosciuto il mondo della notte e ha combattuto contro la legge della strada. Oggi ha deciso di prendere la parola perché l'assalto alla dignità femminile non si consuma più solo sui marciapiedi: è entrato nei palazzi del potere, nei media e nell'opinione pubblica. Ma chi vuole far tacere le donne? È l'Italia cieca e superficiale che non si mette in discussione e non si assume le proprie responsabilità, sostenuta da una politica che non dà il buon esempio e stravolge il messaggio evangelico per rincorrere poteri e privilegi. In troppi hanno dimenticato che Gesù non faceva distinzioni di genere e che la Sua parola continua a spronarci a rivendicare i diritti dei più deboli e oppressi. Suor Eugenia invece lo ricorda molto bene ed è per questo che dedica la sua vita agli altri. Ha nascosto prostitute nei conventi per salvarle dalla strada. Ha parlato all'Onu in qualità di esperta di traffico delle donne. Ha superato un posto di blocco di soldati nigeriani offrendo rosari benedetti dal Papa. E nel febbraio 2011 ha infiammato Piazza del popolo con il suo discorso alla manifestazione 'Se non ora, quando?'. Con 'Spezzare le catene' lancia un appello rivolto a tutti: ribelliamoci, riprendiamoci una dignità calpestata dagli scandali, dalla volgarità dei media, dal traffico di esseri umani."

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Pubblicato il: Martedì, 23 Ottobre 2012 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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