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Seconde generazioni di immigrati in Europa

15/11/2016

Nel 2014 nell’UE si registravano 18,4 milioni di cittadini con background migratorio

Più del 6% della popolazione totale nell’Unione Europea nel 2014 è rappresentata da cittadini con background migratorio, per un totale di 18,4 milioni di persone. Coloro che hanno almeno uno dei due genitori nati nell'UE sono il 4,4% (13,3 milioni), mentre l'1,7 % (5,1 milioni) ha entrambi i genitori nati fuori UE. Tra i Paesi dell'Unione Europea con il maggior numero di cittadini di seconda generazione in proporzione alla popolazione residente ci sono l'Estonia (21,4%), la Lituania (19,1 %), il Lussemburgo (16,2 %), la Francia (14,3 %), la Svezia (11,2%) e il Belgio (11%). I dati 2014 sono forniti dall’Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione Europea.
Considerando l'UE nel suo complesso, nel 2014 i cittadini di seconda generazione di età compresa tra i 25 e i 54 anni risultavano avere un tasso di istruzione terziaria (laurea) più elevato dei loro coetanei non immigrati (38,5% contro il 30,9%). Questa situazione si riscontra, in particolare, in Italia (26,7% contro il 19,1%), Portogallo (45,2% contro 23%) e Regno Unito (46,8% contro 36,4%). In Belgio, Lussemburgo, Lettonia, Repubblica Ceca e Finlandia invece i fattori si invertono.
Notevolmente in crescita risultano anche i tassi di istruzione nel passaggio tra la prima e la seconda generazione. In media, nell'Unione Europea si passa da circa il 30% di laureati nella prima generazione al 37% nella seconda generazione. In Italia la crescita è ancora più marcata, passando dal 12,7% nella prima generazione al 26,7% nella seconda.
Guardando all'ambito occupazionale, nel 2014 in tutta l'UE il 79% dei cittadini di seconda generazione tra i 25 e i 54 anni aveva un lavoro contro il 78,6% degli autoctoni. In Italia lavora il 66,7% dei figli di migranti contro il 68,6% degli italiani figli di italiani. Lo stesso andamento si registra in Belgio, Croazia, Lettonia, Malta, Slovenia, Austria e Germania. I figli di migranti sono occupati invece più degli autoctoni in Ungheria, Bulgaria, Lussemburgo, Portogallo, Finlandia e Polonia.

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Pubblicato il: Martedì, 15 Novembre 2016 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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