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“Scarpe allacciate”, il video del progetto

25/05/2015

Sintesi del progetto che ha coinvolto studenti e richiedenti protezione internazionale

Evento finale al Liceo “Da Vinci” di Trento, del progetto “Scarpe allacciate”. Nel momento conclusivo i protagonisti hanno raccontato le motivazioni, lo svolgimento ma soprattutto le emozioni che hanno caratterizzato il percorso dell'iniziativa. A presentare la “straordinaria normalità” di questa esperienza sono stati gli studenti e i richiedenti protezione internazionale che hanno preso parte alle numerose occasioni di incontro e confronto offerte dal progetto, realizzato con il sostegno dell'Associazione di promozione sociale “Il Conto dei Sogni” e in collaborazione col Cinformi.
Negli scorsi mesi diversi richiedenti protezione internazionale accolti in Trentino sono stati coinvolti in partite di calcio, momenti conviviali, danze di pace e passeggiate in montagna. Inedite occasioni per dialogare, conoscersi, raccontarsi e confrontarsi. Un'esperienza raccontata in sintesi nel

realizzato dagli studenti in collaborazione con il sostegno del Centro informativo per l'immigrazione.
Fra gli interventi anche quelli del dirigente scolastico del Liceo “Da Vinci” Alberto Tomasi, del presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi e dell'assessora provinciale alla salute e solidarietà sociale Donata Borgonovo Re.
Il professor Tomasi ha sottolineato l'entusiasmo che i ragazzi hanno dimostrato dando vita a “Scarpe allacciate”. Un'esperienza attivata e alimentata dal desiderio degli stessi studenti di contribuire, con la loro vicinanza, all'accoglienza di persone in fuga da guerre, violenze e persecuzioni.
“È sufficiente – ha detto invece il governatore Ugo Rossi – ascoltare le ragioni del cuore e da queste nascono progetti importanti come questo; un'iniziativa che va nella direzione in cui vorremmo andasse la nostra società, ovvero quella di rendersi conto di quanto avviene nella realtà e sapere che è richiesto il nostro contributo. Iniziative come queste precedono le decisioni che la politica deve prendere. Siamo orgogliosi di questo progetto.”
“Questa iniziativa – ha detto l'assessora Donata Borgonovo Re – rappresenta un tassello in un mosaico che si sta disegnando in materia di accoglienza all'interno della nostra comunità. Siamo chiamati adesso ad uno sforzo ulteriore di accoglienza e di protezione che ci viene messo davanti da quanto sta succedendo nel sud del Mediterraneo. Non sappiamo quale sarà il futuro delle persone con le quali state sperimentando amicizia e vicinanza, ma sappiamo quale è il loro presente. Voi siete gli iniziatori di un cammino.”
L'incontro è stato chiuso dai ritmi africani dell'associazione “Improntafro”, che ha fatto da cornice musicale all'evento finale dell'iniziativa.

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Pubblicato il: Lunedì, 25 Maggio 2015 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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