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“Sbarchi”, il punto alla Camera

17/10/2014

Durante l’operazione Mare Nostrum sono stati soccorsi in mare poco meno di 100.000 migranti

Durante l’operazione Mare Nostrum, che compirà a breve un anno, sono stati soccorsi in mare poco meno di 100.000 migranti, dei quali quasi 9.000 minorenni, mentre si calcolano quasi 3.000 tra vittime e dispersi. Sul fronte del contrasto, sono stati arrestati oltre 500 scafisti e sequestrate 3 navi “madre”, cioè quelle che trasportano i migranti a una certa distanza dalle coste per poi abbandonarli. Questo il bilancio dell'operazione Mare Nostrum presentato dal ministro dell'Interno Angelino Alfano alla Camera dei Deputati durante l'informativa sugli sviluppi delle iniziative in materia di gestione dei flussi di migranti nel Mediterraneo.
“Mare Nostrum però – ha detto il ministro Alfano – ha una natura emergenziale ed è per questo strutturalmente inadeguata ad affrontare la situazione, il momento storico, caratterizzato da un aspetto geopolitico fondamentale. I flussi migratori nel Mediterraneo – ha aggiunto il ministro – sono aumentati a dismisura con le primavere arabe, con la situazione politica in Libia, con i conflitti in Siria e Iraq e per le crisi nell'area sub-sahariana”. Il ministro dell’Interno ha ricordato poi che “l'Europa scende in mare per presidiare la frontiera del Mediterraneo” con l'avvio dal 1° novembre prossimo di Triton, che avrà la regia unitaria di Frontex con un budget incrementato di 20 milioni per il 2015. Obiettivo principale dell'operazione Triton – ha riferito il ministro – è contrastare l'immigrazione irregolare e il traffico di esseri umani. Per fare questo saranno impiegati navi, aerei e operatori messi a disposizione dai Paesi che, oltre all'Italia, hanno già aderito a Triton, con una partecipazione, secondo il ministero, “senza precedenti”. L'Italia punta anche sugli accordi con i Paesi di origine e transito, i partenariati di mobilità, già in atto con Marocco, Tunisia e Giordania, mentre con la Libia – ha spiegato il ministro – il lavoro è più difficile, data la forte instabilità politica. Alfano ha precisato inoltre che anche dopo la dismissione di Mare Nostrum l'Italia continuerà a non sottrarsi ai suoi doveri di “search and rescue” previsti dal diritto internazionale e dai principi umanitari.

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Pubblicato il: Venerdì, 17 Ottobre 2014 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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