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Ritorno volontario assistito

15/01/2014

La sessione, in programma il 18 febbraio prossimo, approfondirà la misura del ritorno volontario

“La misura del ritorno volontario assistito e la rete Rirva. Politiche nazionali ed esperienze locali”. Sarà questo il tema al centro della sessione in-formativa promossa dalla Rete Italiana sul ritorno volontario - Rirva, dal Cinformi della Provincia autonoma di Trento e dall’Ordine Assistenti Sociali Regione Trentino-Alto Adige che hanno aderito alla rete Rirva. L’incontro si terrà a Trento il 18 febbraio 2014, dalle ore 9.00 alle 13.00, nell’Aula Magna Nord del palazzo Istruzione della Provincia autonoma di Trento in via Gilli, 3.

Il programma

Saluti introduttivi
- Donata Borgonovo Re, Assessora alla Salute e Solidarietà sociale della Provincia autonoma di Trento
- Monica Collini, Presidente Ordine Regionale Assistenti Sociali Trentino-Alto Adige, aderente Rete RIRVA
Il Ritorno Volontario Assistito e la Rete RIRVA in Italia
- L’attuazione della misura in applicazione alla normativa vigente e la Rete Italiana sul Ritorno Volontario Assistito, Rete RIRVA Fase V
- I progetti attivi per l’attuazione della misura: destinatari e servizi offerti, modalità di accesso. Dati statistici
Carla Olivieri, Responsabile nazionale Rete Italiana sul Ritorno Volontario Assistito, Consorzio Nazionale Idee in Rete
Guida per Operatori sul Ritorno Volontario Assistito - "Come informare, orientare e accompagnare il Migrante al RVA". Spunti per un approccio professionale da parte dell'Assistente Sociale
Ivana Screti, Assistente Sociale Cinformi
Le attività provinciali a sostegno del ritorno
Abdelazim Koko, Cinformi, già referente operativo Antenna territoriale della Rete RIRVA
Sabine Hofer, referente Provincia di Bolzano, Punto Informativo, già referente operativo Antenna territoriale della Rete RIRVA
Dibattito e conclusioni

E’ stato richiesto l’Accreditamento Eventi Formativi all’Ordine Regionale degli Assistenti Sociali del Trentino-Alto Adige. E’ necessaria l’iscrizione con invio del modulo allegato tramite mail all’indirizzo convivenza@cinformi.it oppure via fax al numero 0461/405699 preferibilmente entro il 14 febbraio 2014.

La finalità è presentare la misura del Ritorno Volontario Assistito quale una delle possibili opzioni a disposizione dei migranti per la gestione del percorso migratorio e formare gli operatori dei servizi di contatto con i migranti per l’informazione e la consulenza all’accesso di coloro che sono interessati ad utilizzarla.
L’incontro sarà l’occasione per informare sull’evoluzione della Rete RIRVA, sulle caratteristiche dei progetti attivi per la realizzazione dei percorsi di Ritorno e sulle procedure di segnalazione dei casi nelle more della piena applicazione di quanto previsto nelle linee guida di settore (L. 129/11 e relative “Linee Guida” DM 27.10.11) che prevedono un ruolo attivo nelle procedure di segnalazione dei casi di Prefetture e Questure. Particolare attenzione verrà posta alla presentazione delle politiche regionali sul tema e alle esperienze realizzate in questi anni dalle realtà pubbliche e private aderenti alla Rete RIRVA

RVA, Cos’è
Il Ritorno Volontario Assistito è un programma che permette di ritornare in modo volontario e consapevole nel proprio paese di origine in condizioni di sicurezza e con un’assistenza adeguata. Il Ritorno Volontario Assistito (RVA), infatti, prevede assistenza per l’organizzazione e il pagamento del viaggio ed il supporto alla reintegrazione sociale e lavorativa nel paese d’origine con l’erogazione di beni e servizi.
Il Ritorno è inteso come una delle fasi del progetto migratorio individuale e non necessariamente come un suo fallimento. La migrazione, infatti, è un processo complesso che include la partenza, il viaggio e l’arrivo ma anche un possibile rientro nel paese d’origine per Ricominciare una nuova fase di vita.
Dal 1991 i programmi di Ritorno Volontario hanno interessato migliaia di migranti.
Nel 2009 è stata attuata la Direttiva Europea Rimpatri 2008 che invita a privilegiare i Ritorni Volontari Assistiti piuttosto che i Ritorni Forzati nella gestione dei flussi migratori. I RVA si realizzano con il co-finanziamento del Fondo Europeo Rimpatri (FR) e degli Stati Membri dell’Unione Europea.
In Italia l’Autorità Responsabile (AR) del Fondo Europeo Rimpatri è il ministero dell’Interno, Dipartimento delle Libertà Civili ed Immigrazione, Direzione Centrale Servizi e l’Immigrazione.
Il Fondo Europeo Rimpatri co-finanzia sia le azioni di Rimpatrio Forzato, attraverso il Dipartimento di Pubblica Sicurezza che i Rimpatri Volontari Assistiti, attraverso bandi annuali rivolti ad organizzazioni, associazioni, ONG, enti locali, ecc., per l’attuazione di azioni di sistema.
Sulla base di programmi annuali concordati dal Governo Italiano con la Commissione UE, ogni anno vengono selezionati:
- progetti che attuano la misura, gestendo direttamente i percorsi di ritorno dei migranti;
- azioni di sistema tra cui, dal 2009 un intervento che ha consolidato una Rete di riferimento nazionale sulla misura del RVA, la Rete NIRVA, ora denominata RIRVA.
CHI può utilizzare il RVA
Tutti i cittadini dei Paesi Terzi non comunitari in situazione di vulnerabilità o irregolari o a rischio di irregolarità sulla base dell’art. 7 della Decisione 2007/575/CE nonché della vigente normativa italiana (Legge n. 129 del 2 agosto 2011 e relative linee guida- DM 27.10.1, art.4.) e precisamente:
a) soggetti vulnerabili di cui all’art. 19, comma 2 – bis, del Testo unico (ad es. disabili, donne sole con bambini, anziani, persone con gravi problemi di salute fisica e/o mentale, senza fissa dimora);
b) vittime di tratta, soggetti affetti da gravi patologie, richiedenti la protezione internazionale e titolari di protezione internazionale o umanitaria;
c) cittadini stranieri che non soddisfano più le condizioni per il rinnovo del permesso di soggiorno;
d) cittadini stranieri, già destinatari di un provvedimento di espulsione o di respingimento ai sensi dell’art. 10, comma 2, del Testo unico, trattenuti nei centri di identificazione ed espulsione ai sensi dell’art. 14, comma 1, del medesimo Testo unico;
e) cittadini stranieri, già destinatari di un provvedimento di espulsione a cui sia stato concesso un periodo per la partenza volontaria ai sensi dell’art. 13, comma 5, del Testo unico.
Dal programma sono esclusi:
a) i cittadini comunitari o con doppia cittadinanza (Paese Terzo ed UE) in base all’art. 7 della citata Direttiva UE Rimpatri 2008;
b) i titolari di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo (carta di soggiorno). * Nota 1.
È importante poi sottolineare che:
a) tutte le persone che beneficiano dei programmi di RVA rinunciano al loro status e al loro permesso di soggiorno al momento della partenza, ma non sono oggetto di divieti al reingresso regolare in Italia;
b) per la verifica della tipologia di migranti concretamente ammissibili alla misura si rimanda alla visione delle schede dei progetti approvati in questa annualità sotto riportate, che possono non rappresentare tutte le categorie dei migranti ammissibili riportate nell’’art. 4 delle Linee guida.

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Pubblicato il: Mercoledì, 15 Gennaio 2014 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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