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Rimesse dall'Italia, ripartenza dopo la crisi

30/08/2017

L'analisi di CeSPI – Osservatorio nazionale sull’inclusione finanziaria dei migranti in Italia

È tornato a livello pre-crisi il flusso di rimesse dall'Italia, cioè il denaro inviato dai migranti ai Paesi d'origine. La sfavorevole congiuntura economica mondiale aveva inciso sull'andamento del fenomeno, ma l'analisi di CeSPI – Osservatorio nazionale sull’inclusione finanziaria dei migranti in Italia mostra ora una netta ripresa. Dopo un’unica contrazione significativa nel 2012 (pari al 14%), i volumi delle rimesse dall'Italia verso il resto del mondo hanno fatto segnare incrementi positivi costanti, riportando il valore dei flussi in uscita ai livelli pre-crisi. Negli ultimi 3 anni i volumi sono infatti cresciuti di oltre l’11% e il 2015 ha fatto segnare un incremento di 4 punti percentuali.
Va però precisato che l'analisi esclude le rimesse verso la Cina. Il dato sarebbe infatti fuorviante poiché per diversi anni la componente commerciale dei flussi verso il Paese è stata ricompresa nella categoria “rimesse” alterando il dato. L'esclusione improvvisa (ma corretta) di questa componente ha trasmesso la sensazione di un “crollo” negli ultimi anni delle rimesse verso la Cina. Una presunta “caduta libera” che, visto il peso della Cina sul fenomeno a livello globale, avrebbe trasmesso un'immagine di “crisi delle rimesse” che non corrisponde al vero.

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Pubblicato il: Mercoledì, 30 Agosto 2017 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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