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Rimesse dall’Italia, 64,5 miliardi di euro dal 2005 al 2015

01/02/2017

La crisi economica ha determinato negli ultimi anni una significativa contrazione delle somme inviate in patria

Dal 2005 al 2015 le rimesse dei lavoratori di origine straniera in Italia ai loro Paesi di origine hanno raggiunto la cifra di 64,5 miliardi di euro. L’Italia si trova al terzo posto per volume di rimesse verso l’estero dopo la Francia e, seppur di misura, la Spagna. E’ quanto emerge da un’analisi del Centro studi “ImpresaLavoro” su elaborazione di dati Bankitalia.
Secondo l’analisi, la crisi economica ha determinato negli ultimi anni in Italia una significativa contrazione delle somme inviate dalle persone immigrate in patria. Dai 7,394 miliardi del 2011 e 6,833 miliardi del 2012 (-7,6%) le cifre sono calate del 28,98%, fino ai 5,251 miliardi del 2015.
Considerando solo le rimesse del 2015, emerge che i lavoratori stranieri che hanno trasferito in patria il maggior quantitativo di denaro erano residenti in Lombardia (1 miliardo e 156,6 milioni), nel Lazio (920,2 milioni), in Toscana (564,1 milioni), in Emilia-Romagna (449,7 milioni), in Veneto (411,3 milioni) e in Piemonte (303,984 milioni).
Le somme più consistenti di denaro sono state inviate da romeni (847,621 milioni), cinesi (557,318 milioni), bengalesi (435,333 milioni) e filippini (355,360 milioni).

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Pubblicato il: Giovedì, 02 Febbraio 2017 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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