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Rifugiati, appello Onu a Europa e Ungheria

17/09/2015

“Gli Stati dovrebbero gestire i propri confini in conformità con il diritto internazionale e comunitario”

Un doppio appello, uno rivolto all'Europa e uno all'Ungheria e la proposta di un piano di azione e di emergenza. Così l'Unhcr, l'agenzia Onu per i rifugiati, interviene sul tema asilo nelle giornate “calde” del blocco al confine ungherese.
“L’Unhcr ribadisce – afferma una nota – la sua profonda convinzione che solo attraverso una risposta unitaria e comune di tutta l’Europa si possa affrontare l’attuale crisi di rifugiati e migranti. Misure individuali prese da singoli paesi non serviranno a risolvere il problema, ma solo a peggiorare una situazione già caotica, provocando sofferenze alle persone e tensioni tra gli Stati, in un momento in cui invece l’Europa necessita di maggiore solidarietà e fiducia reciproca.”
L'agenzia Onu esprime poi “forte preoccupazione per la serie di misure restrittive introdotte recentemente dall’Ungheria e per il modo in cui vengono attuate. Si tratta di misure che limitano fortemente l’ingresso di rifugiati al confine. La nuova legislazione prevede misure deterrenti, che, se applicate a richiedenti asilo e rifugiati, sono contrarie al diritto internazionale e alla giurisprudenza europea. L’Unhcr – prosegue l'agenzia Onu – ribadisce il suo appello alle autorità ungheresi affinché assicurino libero accesso alle persone bisognose di protezione, in linea con i suoi obblighi legali e morali. Gli Stati dovrebbero gestire i propri confini in conformità con il diritto internazionale e comunitario, ivi compreso il diritto a chiedere asilo”.
L'Unhcr propone anche un piano d’azione di emergenza per rispondere alla crisi, che prevede:
1) L’immediata creazione di strutture in Grecia per ricevere, assistere, registrare e proteggere le persone in arrivo
2) l’immediato avvio del processo di ricollocamento di 40.000 rifugiati dalla Grecia e dai centri presenti in Italia ai Paesi dell’Unione partecipanti
3) un pacchetto di emergenza dell’Unione Europea per la Serbia per la costruzione di un analogo sistema di assistenza, registrazione e ricollocamento di persone in altri paesi europei.

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Pubblicato il: Giovedì, 17 Settembre 2015 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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