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“Regolarizzazione”, il punto in Trentino

21/02/2013

Il requisito della prova di presenza è il punto critico nella valutazione delle domande

Sono circa 180 le persone non comunitarie che si sono presentate sinora al Cinformi per la richiesta del permesso di soggiorno a seguito della domanda di regolarizzazione inviata dai datori di lavoro nell’autunno del 2012. La maggior parte delle domande riguarda l’ambito domestico, ovvero assistenza alla persona e colf. Al primo posto come provenienze dei lavoratori che hanno fatto già la richiesta di permesso di soggiorno si trovano le persone originarie dell’Ucraina, seguite da quelle di Marocco, Moldavia, Pakistan, Bangladesh, Cina, Senegal e infine di altre nazionalità. Per quanto riguarda il tipo di lavoro svolto nell’ambito domestico, le cittadine ucraine e moldave sono impiegate soprattutto come assistenti agli anziani, mentre i cittadini di Marocco, Pakistan Cina, Senegal e altre nazionalità figurano maggiormente come collaboratori domestici.
In totale sono quasi 427 le domande di regolarizzazione inviate dai datori di lavoro in Trentino tra il 15 settembre e il 15 ottobre 2012, la maggior parte nell’ambito domestico. Le richieste presentate nel 2012 sono quasi un terzo delle istanze nella “regolarizzazione” delle “badanti” del 2009, specifica il direttore dell’ufficio mercato di lavoro della Provincia autonoma di Trento Luca Aldrighetti. Non si incontrano particolari difficoltà nella valutazione delle domande, tranne quella che riguarda l’attestazione della prova di presenza del lavoratore non comunitario prima del 31 dicembre 2012. Ci sono a volte dei dubbi – spiega Aldrighetti – sulle certificazioni che dovrebbero essere rilasciate dalle strutture pubbliche che potrebbero attestare la presenza del lavoratore. In qualche caso l’attestazione proviene dal medico della famiglia presso la quale si lavora o da un dentista privato e non è molto chiaro se questa prova può essere sufficiente. Comunque noi cerchiamo di trovare una soluzione anche a questo problema.
Intanto il Servizio lavoro prosegue con la verifica dei documenti e dei requisiti necessari per la valutazione delle domande di “regolarizzazione”. Il Servizio sta già convocando i datori di lavoro e i lavoratori per la firma del contratto di soggiorno. La comunicazione di assunzione al Centro per l’impiego e all’Inps avvengono in modo automatico. Difatti il lavoratore si deve presentare in seguito solo al Cinformi per la richiesta di permesso di soggiorno e dopo alle Poste per l’invio della domanda alla Questura. Con la ricevuta di invio di richiesta del permesso si possono richiedere la tessera sanitaria e l’iscrizione all’anagrafe del Comune di dimora abituale.

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Pubblicato il: Venerdì, 22 Febbraio 2013 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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