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Record di sfollati nel mondo, 38 milioni nel 2014

11/05/2015

Ogni giorno nel mondo 30.000 persone sono costrette ad abbandonare le proprie case

Ha raggiunto la cifra record di 38 milioni di persone nel 2014 il numero di persone fuggite all'interno del proprio Paese a causa di conflitti o violenze: in pratica ogni giorno nel mondo 30.000 persone sono costrette ad abbandonare le proprie case.
I dati arrivano dal rapporto “Global Overview 2015: People internally displaced by conflict and violence”, presentato dall’Internal Displacement Monitoring Centre (Idmc), centro di ricerca del Norwegian Refugee Council (Nrc). Il rapporto prende in esame le migrazioni forzate che si sono verificate nel 2014 e si basa sui dati forniti da governi, organizzazioni non governative partner e agenzie delle Nazioni Unite. I dati e gli esodi interni riguardano conflitti e violenza generalizzata in 60 Paesi e territori (migrazioni forzate all'interno dei Paesi).
Il 60% dei nuovi sfollati si trova in cinque Paesi: Iraq, Sud Sudan, Siria, Repubblica Democratica del Congo e Nigeria. I civili iracheni sono tra i principali protagonisti dei nuovi esodi interni nel 2014, con almeno 2,2 milioni di persone costrette a fuggire dalle proprie case. Il numero più alto di sfollati nel mondo resta quello dei siriani, che ha raggiunto la quota di 7,6% milioni di persone, ovvero il 40% del totale della popolazione. Anche l’Europa, secondo il rapporto, ha avuto un numero massiccio di esodi, principalmente a causa dalla guerra in Ucraina che ha costretto 646.500 persone ad abbandonare le proprie case nel 2014. Inoltre, i casi di esodo di lunga durata o prolungati contribuiscono in maniera rilevante all’allarmante dato totale degli sfollati nel mondo. Nel 2014, in quasi il 90% dei 60 Paesi e territori monitorati dall’Idmc erano presenti persone sfollate da dieci o più anni.

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Pubblicato il: Lunedì, 11 Maggio 2015 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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