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Quote 2007: in trentino tutte evase

28/07/2009

Quali scenari si aprono per i datori di lavoro con la cosiddetta “regolarizzazione selettiva” delle “badanti”? Chi e come potrà seguire questa nuova strada per “l’emersione dal lavoro domestico in nero”?

Come si collega la procedura di regolarizzazione con il meccanismo delle quote? Ne abbiamo parlato con il dottor Luca Aldrighetti, direttore dell’Ufficio mercato del Lavoro del Servizio lavoro della Provincia autonoma di Trento.

Dottor Aldrighetti, innanzitutto diamo uno sguardo al passato e parliamo delle quote 2007. A che punto siamo con le pratiche in provincia di Trento? Le pratiche relative all’anno 2007 sono state tutte evase, nel senso che le 1200 quote circa che avevamo con riferimento all’anno 2007 sono state completate. Alcune pratiche sono state poi portate sull’annualità 2008 al fine dell’evasione. Però solamente le pratiche che hanno determinati requisiti potranno essere valutate con riferimento all’anno 2008, in quanto la Commissione provinciale per l’impiego ha stabilito che solamente le istanze volte all’assunzione di lavoratori domestici con riferimento all’assistenza a persone anziane oltre i 65 anni o lavoratori disabili o comunque bisognosi di assistenza possono essere considerate. Noi attualmente abbiamo 145 quote per lavoratori appartenenti a nazionalità cosiddette “riservatarie” che verranno prese in considerazione; quindi solamente nazionalità riservatarie e 10 quote su lavoratori appartenenti a nazionalità “generiche”, non riservatarie.

Focalizzando l’attenzione sulle quote 2008, come mai avete chiesto quote solamente per il lavoro domestico? La Commissione provinciale per l’impiego ha valutato che, vista la particolare situazione di crisi economica che già si affacciava alla fine dell’anno scorso non si riteneva che il mercato del lavoro locale potesse assorbire ulteriore manodopera straniera, mentre restava prioritaria la valutazione delle esigenze di manodopera da adibire all’assistenza di persone anziane o non autosufficienti. Allora in questo caso si è detto “non chiudiamo del tutto bensì lasciamo aperta solamente la porta con riferimento a queste particolari esigenze di lavoro domestico”.

Le quote riservate soddisfano appieno la richiesta di lavoro domestico in Trentino? Penso di no. Noi avevamo chiesto più quote soprattutto per quanto riguarda i lavoratori moldavi ma ci è stata assegnata la metà delle nostre richieste e quindi penso che per quanto riguarda questa particolare nazionalità alcune istanze non potranno essere evase. In ogni caso le quote 2008 disponibili sono: Albania 10, Algeria 0, Bangladesh 3, Egitto 0, Filippine 0 Ghana 1 Marocco 20 Moldavia 88 Nigeria 1 Pakistan 3 Senegal 1 Srli Lanka 3Tunisia 5 Domestivi altre nazionalità 10.

Apriamo il grande capitolo di quella che viene comunemente definita una “regolarizzazione selettiva” o meglio “emersione da lavoro domestico in nero”. Cosa possiamo dire a tal proposito e cosa succede dal punto di vista burocratico? Chi aveva già avviato la domanda dovrà proseguire sul binario della domanda inoltrata o potrà fare una sorta di “passaggio?” Intanto si tratta di due binari paralleli. Mentre l’istanza di sanatoria si riferisce a lavoratori che erano presenti sul territorio in modo clandestino o irregolare, la domanda di quote che noi ci apprestiamo ad evadere si riferisce o dovrebbe comunque riferirsi, per legge, a persone che sono in patria e che quindi devono ottenere il visto d’’ingresso per entrare. E’ chiaro che se ci fosse un lavoratore per il quale era stata fatta istanza sul decreto flussi 2007 e che attualmente potrebbe ottenere la quota, in questo caso dovrà scegliere se fare la regolarizzazione oppure fare istanza di quota. In questo caso, nel momento in cui noi venissimo a conoscenza che è stata fatta istanza di regolarizzazione ovviamente decadrebbe la domanda di attribuzione di quota.

C’è già qualche orientamento su quale sarà il percorso burocratico da seguire per questa “emersione da lavoro domestico in nero”? Di questo è ancora prematuro parlare. Non ci siamo ancora confrontati con il Commissariato del Governo. Su questo dovremo in tempi brevi fare gli approfondimenti e i confronti necessari per vedere a chi dovranno essere inviate le domande e dove potranno essere evase le pratiche.

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Pubblicato il: Lunedì, 17 Agosto 2009 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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