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QUOTE 2007, IL CINFORMI NON SI TIRA INDIETRO

30/11/2007

In merito all’accusa mossa dalla Cgil nei confronti del Centro informativo per l’immigrazione-Cinformi della Provincia autonoma di Trento, di avere “abbandonato” i datori di lavoro che si accingono a richiedere l'autorizzazione all'ingresso di lavoratori stranieri, l’assessore provinciale alle politiche sociali Marta Dalmaso si dice innanzitutto stupita, perché essa viene formulata “da un soggetto – la Cgil, appunto – solitamente a conoscenza delle tematiche e delle problematiche legate al fenomeno migratorio.

In merito all’accusa mossa dalla Cgil nei confronti del Centro informativo per l’immigrazione-Cinformi della Provincia autonoma di Trento, di avere “abbandonato” i datori di lavoro che si accingono a richiedere l'autorizzazione all'ingresso di lavoratori stranieri, l’assessore provinciale alle politiche sociali Marta Dalmaso si dice innanzitutto stupita, perché essa viene formulata “da un soggetto – la Cgil, appunto – solitamente a conoscenza delle tematiche e delle problematiche legate al fenomeno migratorio. L’accusa dunque stupisce anche perché il sindacato conosce l’impegno sempre dimostrato dalla Provincia autonoma – e dal Cinformi in particolare – nell’informazione, nell’assistenza e nel sostegno fornito agli utenti (italiani e stranieri) e a tutti i soggetti legati a vario titolo al pianeta immigrazione, organizzazioni sindacali comprese. Ma stupisce anche perché la Cgil sa bene quanto siano macchinose e complesse in questo campo – per gli utenti come per i soggetti pubblici e privati che offrono assistenza in questo settore – le procedure da seguire nelle diverse pratiche, come le richieste e i rinnovi dei permessi di soggiorno, i ricongiungimenti familiari, le richieste di cittadinanza e, in questo caso, le richieste di nulla osta al lavoro. Il Cinformi, che non si è mai sottratto al compito di informare, guidare e assistere gli utenti, ha valutato attentamente la possibilità di offrire, anche in questo caso, un sostegno ai tanti datori di lavoro che dovranno inviare tramite il computer la domanda di nulla osta al lavoro per cittadini immigrati. Ebbene, la Cgil saprà che il nuovo sistema telematico di invio della richiesta prevede l’allineamento ‘in fila indiana’ delle domande spedite da ciascun computer registrato (la registrazione prevede lo scaricamento di un programma sul Pc). Tenendo presente che la graduatoria per l’accettazione delle domande sarà stilata con una precisione al millesimo di secondo, è facile immaginare che i 1.500 utenti che il sindacato ritiene di seguire nella spedizione telematica subiranno una pesante disparità di trattamento, a meno che, naturalmente, il sindacato non metta a disposizione 1.500 computer tutti attivi contemporaneamente. Anche se così fosse, servirebbe un poderoso collegamento a internet per evitare un intasamento della banda che certamente penalizzerebbe un numero considerevole di utenti. Una penalizzazione che da parte sua l’ente pubblico non può accettare, dovendo garantire a tutti gli utenti la stessa qualità del servizio; cosa che, come ho cercato di spiegare, con questa procedura di spedizione della richiesta di nulla osta appare impossibile, se non per un numero assolutamente limitato di utenti (30-40 persone) che dovremmo quindi chiamare privilegiati. Non solo: una spedizione telematica delle richieste di nulla osta al lavoro dai computer del Cinformi appare quantomeno inopportuna, dovendo poi altri uffici dello stesso assessorato competente in materia di immigrazione occuparsi delle medesime richieste.” “Per quanto riguarda la ‘solitudine’ lamentata dal sindacato nel sostegno ai cittadini – continua la nota inviata dall’assessore Dalmaso - desidero sottolineare che il ministero dell’Interno, consapevole delle possibili difficoltà di alcuni utenti privi di personal computer, ha siglato specifici protocolli di intesa con le associazioni datoriali, sindacali e patronali per consentire a tali soggetti – solo qualora ne avessero fatto esplicita richiesta – di fornire un servizio di invio delle domande di nulla osta al lavoro. Detto questo la procedura, pur migliorabile, intende garantire a tutti i cittadini le stesse probabilità di accoglimento della domanda; probabilità che, come qualsiasi esperto informatico può confermare, saranno maggiori se la spedizione avverrà da un computer utilizzato da un solo utente e dotato, naturalmente, di connessione veloce. Tornando al Cinformi, il Centro informativo per l’immigrazione si è attivato sin da subito in una massiccia campagna di informazione sulla nuova procedura di richiesta di nulla osta, mantenendo un costante dialogo con tutti i soggetti interessati e utilizzando i più diversi strumenti di comunicazione: sito internet (consultato mediamente, in questa fase, da 2.000 persone al giorno), magazine, newsletter, trasmissioni televisive e radiofoniche. Inoltre, primo in Italia, il Cinformi ha realizzato una videocompilazione della richiesta di nulla osta consultabile sul sito. E’ poi previsto, nei prossimi giorni, un incontro pubblico per spiegare, passo dopo passo, come inviare la domanda. Insomma, nessuna mancanza da parte della Provincia che al contrario anche stavolta, attraverso il Cinformi, ha fornito ai cittadini tutto l’aiuto che la macchinosa burocrazia legata all’immigrazione consentiva ragionevolmente e responsabilmente di offrire.”

INCONTRO INFORMATIVO SULLE PROCEDURE Per coloro che hanno dei dubbi sulla procedura informatica e sulle valutazioni di merito da parte dei competenti uffici, la Provincia autonoma di Trento (Cinformi e Servizio lavoro) con il Commissariato del governo e la Questura di Trento organizzano un incontro pubblico (associazioni e singoli datori di lavoro) mercoledì 5 dicembre 2007 alle ore 11.30 a Trento presso il Centro Servizi S. Chiara di Trento Via S. Croce n. 67 - Sala 3 (capienza 150 persone). All'incontro partecipa anche il direttore generale della direzione centrale per l'immigrazione e l'asilo del ministero dell'Interno, prefetto Mario Ciclosi che a livello centrale gestisce la nuova procedura telematica. Durante il periodo di compilazione sarà attivo un nostro indirizzo di posta elettronica ( immigrazione@provincia.tn.it ) attraverso il quale potrete inoltrarci richieste di chiarimento sulle procedure e sui contenuti della domanda che state compilando; lavoreremo a stretto contatto con il Servizio lavoro della Provincia autonoma e la Questura di Trento per fornirvi tutte le risposte del caso.

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Pubblicato il: Giovedì, 03 Gennaio 2008 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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