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Protezione internazionale, i dati in Italia

22/09/2015

Le domande presentate nei primi cinque mesi del 2015 sono state circa 25mila

Sono circa 59.500.000 i migranti forzati nel mondo. Di questi, i rifugiati che arrivano in Europa sono circa il 10% e di questi meno del 3% arriva in Italia, ovvero meno del 3 per mille del totale. Dall’inizio di quest’anno e fino al 14 settembre 2015 sono giunti sulle coste italiane circa 121.500 migranti, soprattutto eritrei, nigeriani, somali, sudanesi, siriani. Le domande di protezione internazionale presentate nei primi cinque mesi del 2015 sono state circa 25mila. I dati emergono dal secondo "Rapporto sulla protezione internazionale in Italia 2015" curato da Anci, Caritas italiana, Cittalia, Fondazione Migrantes e Sprar in collaborazione con Unhcr.
Guardando allo scorso anno, i primi tre paesi per numero di domande accolte, vale a dire Germania, Svezia e Italia, coprono più della metà (55,6%) di tutte le domande ricevute dall'Unione nel 2014. L'Italia registra la crescita maggiore di domande presentate (+142,8%), passando da 26.620 a 64.625, seguita da Ungheria (+126,3%, 18.900 contro 42.775) e Danimarca (+103,5%, 7.230 contro 17.715).
Alla presentazione dello studio, i rappresentanti dell’Anci hanno parlato anche del sistema Sprar. “Ad oggi – hanno detto – nel sistema ci sono poco più di 20mila posti, ai quali se ne aggiungeranno presto altri 10mila, a dimostrazione che la volontà comune è quella di passare finalmente verso un sistema organizzato e di sistema. Come Anci, l’intenzione è provare a lanciare lo Sprar in tutti i Comuni, anche quelli di piccole dimensioni”. Inoltre secondo l’Anci “è importante incidere sulla riduzione dei tempi di attesa per la presentazione della domanda di protezione internazionale e sulle relative decisioni. Inoltre è necessario affiancare strategie e programmi comuni per evitare le conflittualità sui territori e per accompagnare e favorire l’inserimento sociale ed economico per coloro che hanno avuto il riconoscimento dello status di richiedenti asilo e rifugiati”.

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Pubblicato il: Mercoledì, 23 Settembre 2015 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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