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“Profughi”, il piano di accoglienza

22/07/2014

L'accordo è stato siglato tra governo, regioni, province e comuni

“L’arrivo in Italia di un altissimo numero di profughi, oltre 72.000 dall’inizio dell’anno, comporta la necessità di organizzare il sistema di accoglienza in grado di rispondere in maniera dignitosa e rapida all’arrivo di migrante, adulti, famiglie e minori non accompagnati”. È quanto si legge nel testo del recente accordo siglato in materia tra governo, regioni, province e comuni. “È necessario - si precisa nel testo - mettere in campo interventi di tipo strutturale in un contesto di leale collaborazione tra i vari contesti istituzionali”. I mezzi per raggiungere questo obiettivo si articolano principalmente in tre fasi: velocizzare le procedure di identificazione e di verbalizzazione delle richieste di asilo da parte delle Questure, accelerare i tempi di esame delle richieste di protezione internazionale da parte delle Commissioni territoriali e, infine, sostenere e potenziare il Sistema di accoglienza e protezione per i minori stranieri non accompagnati. Dalla prima accoglienza all’integrazione del migrante l’accordo pone tre fasi fondamentali: una prima parte di soccorso e prima assistenza che comprende, tra l’altro, uno screening sanitario e procedure di identificazione; segue, poi, una fase di prima accoglienza e qualificazione dove spicca l’attivazione di centri/hub di livello regionale e/o interregionale con caratteristiche e funzioni ben precise; l’ultima tappa è la seconda accoglienza e integrazione, estesa anche a tutti i minori non accompagnati.

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Pubblicato il: Mercoledì, 23 Luglio 2014 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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