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“Profughi”, appello dell'Unhcr

26/07/2014

“Gli Stati europei devono adottare misure urgenti per fermare questa catastrofe”

"La morte di 260 persone in meno di dieci giorni è la prova che la crisi del Mediterraneo si sta intensificando. Gli Stati europei devono adottare misure urgenti per fermare questa catastrofe, che sta peggiorando nella seconda metà del 2014." L'appello è dell’Agenzia Onu per i rifugiati, che ha invitato i governi a rafforzare le operazioni di soccorso, fornire rapido accesso alle procedure di asilo per coloro che hanno bisogno di protezione internazionale ed alternative legali a queste pericolose traversate via mare.
Nei giorni scorsi i sopravvissuti hanno riferito tra l'altro di annegamenti di massa e soffocamenti. I migranti soccorsi affermano di aver consegnato i risparmi di una vita ai trafficanti, per poi viaggiare in imbarcazioni sovraffollate e non adatte alla navigazione in mare, stretti in pochi metri di spazio, senza cibo, acqua o giubbotti salvagente. La traversata può durare fino a quattro giorni, a seconda delle condizioni meteo e del tipo di imbarcazione.
L’Agenzia Onu afferma che sono circa 800 i morti in mare quest'anno, rispetto a un totale di 600 nel 2013 e 500 nel 2012. L'Unhcr fornisce anche altri dati. Nel primo semestre del 2014 più di 75.000 rifugiati e migranti sono arrivati via mare in Italia, Grecia, Spagna e Malta, il 25 per cento in più rispetto ai 60.000 che hanno compiuto lo stesso percorso nel 2013 e oltre tre volte le 22.500 persone arrivate nel corso del 2012. L’Italia è stata il Paese con il maggior numero di arrivi (63.884), seguita dalla Grecia (10.080), dalla Spagna (1.000) e da Malta (227). A questi si aggiungono poi altri 21.000 rifugiati e migranti arrivati in Italia dal primo luglio. La maggior parte proviene da Eritrea, Siria e Mali ed è partita dal Nord Africa, principalmente dalla Libia.
Nei primi sei mesi del 2014 sono arrivati in Italia 10.563 minori, 3.676 dei quali provenienti dalla Siria. Tra di loro 6.500, per lo più eritrei, sono minori non accompagnati o separati dalle loro famiglie. Infine l’Unhcr apprezza gli sforzi delle autorità europee, in particolare dell’Italia, nel portare avanti operazioni di soccorso nel Mediterraneo ed esorta gli stati a continuare a rispettare i loro obblighi derivanti dalla normativa internazionale sui rifugiati e dalla legge del mare. Riconosce, inoltre, il grande sostegno fornito dagli armatori nel Mediterraneo alle operazioni di soccorso e chiede loro di rimanere vigili e continuare a svolgere il loro dovere soccorrendo le imbarcazioni in difficoltà.

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Pubblicato il: Venerdì, 25 Luglio 2014 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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