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Primo “Piano nazionale di integrazione”

29/09/2017

Il Piano punta al pieno inserimento nella società dei beneficiari di protezione internazionale

È stato presentato presso il ministero dell’Interno il primo “Piano nazionale di integrazione”. Il documento punta al pieno inserimento nella società italiana dei titolari di protezione internazionale fornendo ai beneficiari un modello di convivenza ispirato ai valori della Costituzione italiana.
Il Piano - che in fase di attuazione vedrà il contributo di Amministrazioni centrali di livello internazionale ma anche locale e del terzo settore - è il frutto del lavoro del tavolo di coordinamento nazionale insediato presso il ministero dell'Interno.
In particolare, si prevede un patto con chi viene accolto basato su alcuni principi chiari e semplici: chi è accolto si impegna a imparare la lingua italiana, condividere i valori della Costituzione, rispettare le leggi, partecipare alla vita economica, sociale e culturale del territorio in cui vive. Da parte “pubblica”, chi accoglie si impegna ad assicurare l'uguaglianza e la pari dignità, la libertà di religione, l'accesso all'istruzione e alla formazione, interventi diretti a facilitare l'inclusione nella società nei suoi valori non negoziabili.
In Italia, alla fine del 2016, erano presenti 65.765 titolari di un permesso di soggiorno per protezione internazionale (rifugiati e protezione sussidiaria); al 31 agosto 2017 erano invece 74.853. Alla stessa data sono invece 196.285 le persone accolte nel sistema di accoglienza nazionale, la maggior parte richiedenti asilo, mentre sono accolti 18.486 minori stranieri non accompagnati.

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Pubblicato il: Mercoledì, 27 Settembre 2017 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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