Vai menu di sezione

Operazione ascolto, le risposte

14/05/2009

Una serie di interventi, di prime risposte alle istanze emerse dal territorio trentino nelle diverse tappe dell'Operazione ascolto in materia di immigrazione che si è conclusa nei mesi scorsi.

Una serie di interventi, di prime risposte alle istanze emerse dal territorio trentino nelle diverse tappe dell'Operazione ascolto in materia di immigrazione che si è conclusa nei mesi scorsi. L'incontro con i sindaci organizzato a Trento ha seguito la serie di appuntamenti che l’assessorato alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza della Provincia autonoma di Trento ha organizzato attraverso il Cinformi. Gli incontri voluti dall'assessorato rientrano nel Piano convivenza approvato dalla Giunta provinciale. L’organizzazione delle diverse tappe ha visto un forte coinvolgimento delle varie istituzioni territoriali. In particolare, sono stati interpellati i Comprensori (future Comunità di Valle), i Comuni e i Decanati. Nell'incontro con i sindaci, l'assessore alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza ha fornito le prime risposte concrete alle istanze emerse sinora, con una serie di interventi operativi per risolvere le questioni impellenti. Problemi che toccano innanzitutto i fondamenti della presenza dei cittadini immigrati in Trentino, come nel resto d'Italia: la casa, il lavoro e i documenti di soggiorno. Per quanto riguarda la casa, la risposta alle problematiche emerse nell'Operazione ascolto è di tipo pratico, ma anche culturale. Da un lato i 400 posti letto gestiti sul territorio da Atas (Associazione Trentina Accoglienza Stranieri) e dal Cinformi; dall'altro, la campagna “Affitta sereno” promossa dall'associazione “Patto Casa” e la realizzazione del mediometraggio sul tema abitazione, con la divulgazione dei dati della ricerca del Cinformi “da immigrati a vicini di casa” (presentazione di mediometraggio e ricerca il 30 maggio a Trento nell'ambito del Festival dell'economia). Sul fronte del lavoro si sta provvedendo, insieme ai sindacati, ad avviare un confronto monitorando i dati relativi alla disoccupazione, ai licenziamenti, alla mobilità e alla cassa integrazione, per verificare se nei confronti dei migrantes la situazione occupazionale si discosti, e in che maniera, dalle percentuali generali. Questo per individuare idonei strumenti di intervento, come ad esempio la formazione dei lavoratori. Ma strettamente legato al tema della casa e del lavoro v'è anche il problema dei documenti di soggiorno. L'assessorato aumenterà e rafforzerà la presenza di funzionari esperti sulle questioni burocratiche-amministrative che riguardano i migrantes attraverso l’apertura di sportelli Cinformi sul territorio. Inoltre, a settembre verranno attivati percorsi di formazione per amministratori allargati anche a dirigenti scolastici, parroci e responsabili di associazioni che si occupano di immigrazione. Casa, lavoro e documenti sono singoli aspetti del percorso di integrazione dei “nuovi trentini”. E in tal senso sono molti gli strumenti messi in campo dal Cinformi per favorire la conoscenza reciproca fra autoctoni e immigrati e per smontare pregiudizi e timori infondati: ad esempio gli studi che fotografano il fenomeno migratorio, il sito internet, le trasmissioni televisive e radiofoniche, il magazine e, fra gli ultimi strumenti in fase di realizzazione, gli spot televisivi e il mediometraggio sul problema casa per gli immigrati. In programma vi sono anche, fra le altre iniziative, manifestazioni sul territorio provinciale, sostegno alle associazioni di immigrati e più in generale alle iniziative che promuovono l'immagine dei “nuovi trentini”. Inoltre, il grande concerto in Piazza Dante a Trento, il primo giugno, di The Idan Raichel Project, che sarà preceduto nelle vie della città da gruppi musicali composti da immigrati. Ma un percorso di integrazione avviene a più livelli e in diversi settori. Sul piano della scuola, è prevista l'attivazione di corsi di italiano e la predisposizione, da parte del Cinformi, di un percorso tipo da proporre agli istituti. Dalla scuola al tema, più generale, delle seconde generazioni, con l'organizzazione di corsi di lingua madre e cineforum per valorizzare le culture di provenienza. Il proseguimento dei corsi di italiano su tutto il territorio trentino rappresenta, con l'attivazione del baby-sitting, una prima risposta anche ai problemi di inserimento nel tessuto sociale delle donne di origine immigrata. Offrire ai “nuovi trentini” la possibilità di avere un luogo di incontro è invece l'obiettivo dell'attivazione, sopra il Cinformi, di appositi spazi che verranno messi a disposizione per l'attività delle associazioni. Sul piano della religione, è stato costituito recentemente un Tavolo di lavoro sui luoghi di culto per analizzare la questione dal punto di vista normativo-amministrativo e urbanistico-architettonico. Questo per poter fornire indicazioni agli amministratori locali per la possibile istituzione di luoghi adibiti al culto delle varie religioni, non escludendo peraltro la possibilità di luoghi multiconfessionali.

torna all'inizio del contenuto
Pubblicato il: Domenica, 16 Agosto 2009 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

Valuta questo sito

torna all'inizio del contenuto