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"Note comuni, identità diverse" in Trentino

05/07/2012

L'iniziativa porterà nei mesi di luglio e agosto la cultura dei nuovi trentini nelle piazze della provincia

É forte nella comunità trentina il desiderio di conoscere le diverse culture che oggi compongono il nostro tessuto sociale. Di qui il successo delle prime tre edizioni del tour “Note comuni, identità diverse”, che torna nell'estate 2012 con un vasto programma di appuntamenti. Anche quest'anno le molteplici tradizioni artistiche dei migrantes saranno protagoniste sul palco in diverse località della provincia, ma con un unico filo conduttore: la musica come coinvolgente strumento di conoscenza e dialogo in un cammino, già a buon punto in Trentino, verso una piena coesione sociale.
Il tour estivo è organizzato dal Cinformi in collaborazione con le amministrazioni locali. I gruppi che saranno protagonisti sul palco di “Note comuni, identità diverse” sono originari di Polonia, Albania, Romania, Cile, Bolivia e continente africano.
Dopo l'anteprima di sabato scorso a Siror con il gruppo boliviano Munay nell'ambito dell'iniziativa “Sabato del mondo”, il prossimo appuntamento del programma (allegato) vedrà sabato 7 luglio a Predazzo, in piazza Santi Filippo e Giacomo con inizio alle ore 21, le esibizioni a cura dell'associazione Polacchi in Trentino e dell'associazione Lolobà dall'Africa. In caso di maltempo l'evento si svolgerà presso il Centro Ottagono.
I successivi appuntamenti saranno a Tione (12 luglio), Carisolo (13 luglio), Brentonico (13 luglio), Trento (14 luglio), Cles (20 luglio), Malè (21 luglio), Baselga di Pinè (4 agosto) e Roncegno Terme (17 agosto).
Il tour estivo rientra fra le azioni previste dal Piano Convivenza dell'assessorato alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza della Provincia autonoma di Trento. “La musica e più in generale il linguaggio dell'arte – afferma l'assessore Lia Beltrami Giovanazzi – rappresenta uno straordinario strumento di dialogo capace di superare ogni barriera, da quella linguistica a quella del pregiudizio. Ma è importante esserci, cogliere non solo il momento artistico ma capire anche il significato più profondo di queste iniziative, vere occasioni di incontro nelle quali i migranti aprono le porte della loro cultura e della loro identità.”

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Pubblicato il: Giovedì, 05 Luglio 2012 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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