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“Noi Italia”

25/01/2013

Tra il 2010 e il 2011 i flussi di nuovi ingressi verso l’Italia hanno subito un brusco rallentamento

In dieci anni la popolazione straniera residente in Italia è più che triplicata e il saldo naturale fortemente positivo ha parzialmente compensato il saldo naturale negativo della popolazione italiana. Infatti, dai dati dell’ultimo censimento, la popolazione residente in Italia è cresciuta del 4,3% fra il 2001 e il 2011 e ammonta a 59.433.744 unità. La crescita della popolazione italiana è sostenuta esclusivamente dall’incremento della componente straniera. E’ quanto emerge dall’edizione 2013 del rapporto dell’Istat “Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo”.
Al 1° gennaio 2012 i cittadini stranieri non comunitari regolarmente presenti in Italia sono poco più di 3 milioni e 600mila, circa 100mila in più rispetto all’anno precedente. Tra il 2010 e il 2011 i flussi di nuovi ingressi verso l’Italia hanno però subito un brusco rallentamento: i permessi rilasciati durante il 2011 sono 361.690, quasi il 40% in meno dell’anno precedente. Negli ultimi vent’anni sono aumentati i permessi di soggiorno per motivi familiari, passando dal 12,8% al 31,1% del totale. E’ cresciuta anche la quota di minori non comunitari presenti in Italia, dal 21,5% del 2011 al 23,9% dei cittadini non comunitari nel 2012. Gli stranieri 15-64enni residenti in Italia presentano livelli di istruzione simili a quelli della popolazione italiana. Circa la metà è in possesso al più della licenza media (49,9%, a fronte del 45,3% degli italiani), il 40,9% ha un diploma di scuola superiore e il 9,2% una laurea. I lavoratori stranieri rappresentano il 10,2% del totale e il tasso di occupazione degli stranieri risulta più elevato di quello degli italiani, ovvero 66,2% a fronte del 60,7%.

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Pubblicato il: Giovedì, 24 Gennaio 2013 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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