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Napolitano, nuovo intervento sulla cittadinanza

01/01/2013

Il Capo dello Stato: “E' concepibile che, dopo essere cresciuti ed essersi formati qui, restino stranieri in Italia?"

Il tema della cittadinanza per i figli nati in Italia da cittadini immigrati è ormai da tempo all'attenzione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, così come è da tempo all'attenzione di chi a vario titolo segue il dibattito sul fenomeno migratorio. Non poteva mancare quindi, nel tradizionale discorso di fine anno del Capo dello Stato rivolto al Paese, un passaggio dedicato proprio a questo argomento. Napolitano ha parlato anche dei profughi giunti in Italia per l'Emergenza Nord Africa, facendo riferimento alla poco lusinghiera inchiesta del New York Times sull'accoglienza in Italia.
“...in momenti impegnativi di scelta come quello della imminente competizione elettorale – ha detto il Capo dello Stato – è giusto guardare all'Italia che vorremmo nella pienezza dei suoi valori civili e culturali. E quindi come paese solidale che sappia aver cura dei soggetti più deboli, garantendoli dal timore della malattia e dell'isolamento, che sappia accogliere chi arriva in Italia per cercare protezione da profugo o lavoro da immigrato e offrendo l'apporto di nuove risorse umane per il nostro sviluppo. Paese, quindi, l'Italia, da far crescere aperto e inclusivo: già un anno fa, avevamo 420 mila minori extracomunitari nati in Italia - è concepibile che, dopo essere cresciuti ed essersi formati qui, restino stranieri in Italia? E' concepibile che profughi cui è stato riconosciuto l'asilo vengano abbandonati nelle condizioni che un grande giornale internazionale ha giorni fa - amaramente per noi - documentato e denunciato?

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Pubblicato il: Martedì, 01 Gennaio 2013 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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