Vai menu di sezione

Minori stranieri non accompagnati, la fotografia dell’Ismu

11/11/2019

L’appello di Unhcr, Oim e Unicef: “Necessitano di sostegno continuo nella fase di transizione all’età adulta”

Contrasto a discriminazioni, difficoltà nel trovare lavoro, strozzature amministrative e carenza di informazioni in ambito legale. Sono queste, secondo Unhcr, Oim e Unicef, le principali sfide che caratterizzano la presenza dei giovani rifugiati e migranti in Italia. In un nuovo rapporto pubblicato a inizio novembre 2019 e curato dalla Fondazione Ismu, le tre organizzazioni affermano che i circa 60.000 giovani rifugiati e migranti giunti nel Paese come minori non accompagnati tra il 2014 e il 2018 - che nel frattempo sono divenuti maggiorenni - necessitano di sostegno continuo affinché la transizione all’età adulta possa avvenire con successo.
Il rapporto “A un bivio: la transizione all’età adulta dei minori separati e non accompagnati in Italia” evidenzia in particolare la “tripla transizione” alla quale devono far fronte i giovani rifugiati e migranti nel momento in cui compiono 18 anni: il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, dalla vita in un Paese a quella in un altro e i traumi e i dolori emotivi dovuti alla fuga dalle proprie case e ai viaggi pericolosi che intraprendono.
La ricerca ha adottato un approccio biografico partecipato e ha visto nella funzione di intervistatori un gruppo di MSNA neomaggiorenni per favorire il clima dell’intervista in una relazione tra pari. Tale approccio ha reso protagonisti 185 MSNA e neomaggiorenni (ragazzi e ragazze) in 3 Regioni (Sicilia, Lazio, Lombardia) con la loro molteplicità di storie, difficoltà soggettive, ostacoli strutturali e fattori di supporto. Inoltre, sono state raccolte le testimonianze di 46 referenti istituzionali, operatori sociali e tutori volontari che lavorano o vivono a stretto contatto con i ragazzi.
Il nuovo rapporto evidenzia i fattori che ostacolerebbero la transizione dei giovani rifugiati e migranti verso l’età adulta. Questi includono: procedure lente e complesse per il rilascio di documenti legali; casi di discriminazione e razzismo; difficoltà nell’accesso all’istruzione e alla formazione e nell’inserimento lavorativo; superamento di traumi emotivi, nonché il rischio di subire violenza, in particolare per le ragazze.
I fattori a favore dei giovani rifugiati e migranti in questa fase critica di vita includono: relazioni positive con i propri pari e i propri tutori; accesso a istruzione, formazione professionale e opportunità occupazionali, nonché accesso ad alloggi sicuri e adeguati.
Nel rapporto Unhcr, Oim e Unicef forniscono raccomandazioni chiave alle autorità italiane e alla Commissione Europea.

Leggi il rapporto

Minori stranieri non accompagnati, “webinar gallery”

torna all'inizio del contenuto
Pubblicato il: Lunedì, 11 Novembre 2019 - Ultima modifica: Mercoledì, 13 Novembre 2019

Valuta questo sito

torna all'inizio del contenuto