16/04/2010
L'Istat: le nozze miste sono indicatori significativi dell'integrazione degli immigrati nel PaeseMatrimoni misti in aumento
Aumentano i matrimoni misti in Italia. Lo rivela il Rapporto sul matrimonio in Italia presentato dall'Istituto nazionale di statistica. La ricerca mostra la crescita delle coppie in cui almeno uno dei due sposi è di cittadinanza straniera: 36.918 matrimoni nel 2008, il 15 per cento di tutte le celebrazioni. “Si tratta – afferma l'Istat – di un fenomeno di rilievo sia per il rapido incremento (le nozze con almeno uno sposo straniero erano solo il 4,8 per cento nel 1995), sia perché rappresenta uno degli indicatori più significativi del processo di integrazione delle comunità immigrate nel nostro paese.” I matrimoni misti (in cui uno sposo è italiano e l’altro straniero) rappresentano la parte più consistente dei matrimoni con almeno uno sposo straniero, con una quota del 66,5 per cento di questa tipologia di nozze, per oltre 24 mila celebrazioni nel 2008. La frequenza dei matrimoni con almeno uno sposo straniero è più elevata nelle aree in cui è più stabile e radicato l’insediamento delle comunità straniere. Nelle coppie miste, la tipologia più frequente è quella in cui lo sposo è italiano e la sposa è straniera (7,4 per cento matrimoni a livello medio nazionale, per un totale di 18.240 nozze celebrate nel 2008). Le donne italiane che scelgono un partner straniero sono molto meno numerose (6.308, nel 2008, il 2,6 per cento del totale delle spose). Uomini e donne mostrano una diversa propensione a contrarre matrimonio con un cittadino straniero non solo in termini di frequenza, ma anche per quanto riguarda alcune caratteristiche degli sposi, come la cittadinanza. Il fenomeno dei matrimoni misti riguarda in larga misura coppie in cui la sposa o lo sposo provengono da un paese a forte pressione migratoria. Gli uomini italiani che sposano una cittadina straniera scelgono nel 13,7 per cento dei casi una cittadina romena, nel 10,6 per cento un’ucraina e nel 9,6 per cento una brasiliana. Le donne italiane che sposano un cittadino straniero, invece, scelgono più spesso uomini di origine nordafricana, per lo più provenienti dal Marocco (22,2 per cento), dalla Tunisia (7,6 per cento) o dall’Egitto (6,1 per cento), o cittadini albanesi (9 per cento). I casi in cui entrambi gli sposi sono stranieri costituiscono ancora una minoranza (il 5 per cento dei matrimoni totali) e si dimezzano (circa 6 mila matrimoni, il 2,6 per cento del totale delle celebrazioni del 2008) se si considerano solo quelli in cui almeno uno dei due sposi è residente in Italia. Dal Rapporto Istat emerge tra l'altro che l'Italia esercita un’attrazione per numerosi cittadini provenienti soprattutto da paesi a sviluppo avanzato che scelgono proprio l'Italia come luogo di celebrazione delle nozze.
La video-inchiesta del Cinformi Al fenomeno più generale delle coppie miste il Cinformi ha dedicato la video-inchiesta intitolata “Coppie senza frontiere” pubblicata tra l'altro anche da “Citizen report”, il nuovo progetto editoriale di Rai Educational. Le coppie miste, sempre più diffuse anche in Trentino, rappresentano gli attori principali di ciò che si può definire “multiculturalismo nel quotidiano”. Sono diverse le motivazioni che possono spingere persone appartenenti a contesti culturali diversi a dare vita ad un’unione mista: la curiosità nei confronti del diverso, l’inserimento accelerato nel nuovo contesto, la sperimentazione di chance culturali aggiuntive e, naturalmente, l’innamoramento.