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Mare Nostrum, oltre 1.800 migranti soccorsi nelle ultime ore

15/06/2014

Ultimatum del ministro dell'Interno: se l'Europa non interverrà, la proposta è di non proseguire con Mare Nostrum

Sono 1.812 i migranti soccorsi dalle Navi della Marina Militare impiegate nell'operazione “Mare Nostrum” durante la giornata di ieri (14/6/2014) nelle acque dello Stretto di Sicilia. Le operazioni sono proseguite tutta la notte. La cronaca in tempo reale della Marina, diffusa attraverso l'account Twitter twitter.com/ItalianNavy e attraverso i retweet sull'account del Cinformi twitter.com/Cinformi , racconta che fra le persone tratte in salvo dalle acque del Mediterraneo vi sono anche molte donne e minori e alcuni neonati. Anche oggi (15/6/2014) sono in corso interventi di recupero di migranti che viaggiano a bordo di imbarcazioni di fortuna. E' una piccola “flotta” quella “messa in campo” dall'Italia con l'obiettivo di salvare vite umane. Solo fra gli interventi nelle ultime ore, si contano i mezzi “Scirocco”, “Orione”, “San Giorgio”, “Chimera”, “Diciotti”, “Asso ZTJI, GDF 127, CP 308, CP 403 e la Motovedetta G106, accanto all'elicottero AB212 della nave Scirocco. Nonostante l'impegno dell'Italia e della Marina in particolare, elogiato dal capo di Stato maggiore ammiraglio De Giorgi, dieci migranti hanno perso la vita in una nuova tragedia del mare nel tentativo di raggiungere le coste italiane dall'Africa. Un gommone si è rovesciato venerdì (13/6/2014) al largo delle coste della Libia ed è poi affondato. Il bilancio sinora, come detto, è di dieci morti, ma sono diverse decine i migranti dispersi. Non è mancata la reazione dell'Italia, in particolare attraverso la voce del ministro dell'Interno Alfano con l'ennesimo appello all'Europa affinchè il Paese non sia lasciato solo. Questo l'ultimatum di Alfano: “O l'Europa si fa carico di un'operazione di ricerca e salvataggio di possibili naufraghi o la mia proposta sarà di non proseguire con l'operazione Mare Nostrum”.
Nei giorni scorsi anche l'ammiraglio De Giorgi era intervenuto sulla “solitudine” dell'Italia di fronte al dramma dei “viaggi della speranza”. Il capo di Stato maggiore alla “Giornata della Marina” aveva detto: “L'Onu riconosca la portata mondiale della tragedia evidenziata dall'operazione Mare Nostrum”. Nella stessa occasione il ministro della Difesa Pinotti, rivolgendosi proprio ai vertici della Marina, aveva affermato: “Non potete, non possiamo essere lasciati soli; l’Europa e le principali organizzazioni internazionali devono aiutarci a sostenere il peso e la fatica di questo straordinario impegno”.

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Pubblicato il: Domenica, 15 Giugno 2014 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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