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Lotta senza confine alla prostituzione

21/09/2010

Protagonista anche la Provincia autonoma di Trento attraverso i suoi progetti sulla tratta

Tra le “buone pratiche” italiane replicabili negli altri Stati Ue presentate alla Tavola rotonda ministeriale di alto livello sul tema del traffico di esseri umani svoltasi recentemente a Vienna, sono stati individuati il progetto di collaborazione dell'Italia con la Nigeria in materia di identificazione delle vittime, perseguimento dei trafficanti e assistenza delle vittime e il Protocollo d'Intesa firmato a Bucarest, con la Romania. Tra i firmatari del protocollo vi è anche la Provincia autonoma di Trento, impegnata da anni in iniziative volte ad assicurare un percorso di protezione e assistenza alle vittime di tratta attraverso un supporto individualizzato alla scelta di fuoriuscita da tale condizione e la realizzazione di programmi di assistenza e integrazione sociale volti anche all’ottenimento dello speciale permesso di soggiorno per fini umanitari.
“L'Italia vanta delle norme molto avanzate per sconfiggere questi terribili traffici e per proteggere le vittime, grazie anche al recepimento, deciso dal governo alcuni mesi fa, della Convenzione di Varsavia, che introduce aggravanti molto pesanti alle pene già previste in precedenza”, ha detto nel corso del proprio intervento alla Tavola rotonda il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna. “Spieghiamo a chi va con una donna che si prostituisce che, con quell’atto, ci si rende complici di un fatto criminale - ha precisato il ministro -, perché pagare una ragazza vuol dire finanziare la tratta degli esseri umani. La prostituzione non è una scelta individuale, libera e consapevole. E' un sistema economico che è alla base di enormi interessi delle organizzazioni criminali”.

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Pubblicato il: Martedì, 21 Settembre 2010 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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