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Libia, “conto alla rovescia” per i profughi

23/07/2010

Cresce la preoccupazione, a livello internazionale, sulle sorti degli immigrati usciti dai Centri di permanenza

E’ partito da pochi giorni il “conto alla rovescia” per le centinaia di immigrati eritrei, potenziali richiedenti asilo, liberati dai Centri di permanenza in Libia. La scorsa settimana v’è stato l’annuncio, confermato ufficialmente dall’Ambasciatore libico in Italia, della chiusura dei Centri con la liberazione non solo dei profughi eritrei, ma di tutti gli immigrati che si trovavano nelle strutture di accoglienza.
La liberazione coincide però con l’inizio di un “conto alla rovescia” che rischia di lasciare poche speranze ai profughi, che hanno ricevuto un documento di soggiorno temporaneo. Gli immigrati liberati dai Centri hanno infatti a disposizione 3 mesi di tempo per trovare un lavoro e un alloggio, regolarizzando in tal modo la loro posizione. La Libia, attraverso il proprio Ambasciatore in Italia, ha fatto sapere di non avere più intenzione di prendersi carico di loro.
In questo quadro cresce la preoccupazione, a livello internazionale, sulle sorti degli immigrati liberati in Libia. L’Italia, che in questa vicenda ha svolto un ruolo di mediazione – come affermato dal ministro degli Esteri Frattini – auspica che la questione dei profughi in Libia venga affrontata a livello europeo attraverso un’assunzione di responsabilità di tutti gli stati Ue.

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Pubblicato il: Venerdì, 23 Luglio 2010 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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