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“Lavoro italiano nel mondo”

09/08/2012

“La ricerca di condizioni di lavoro sicure per tutti deve impegnare le autorità italiane ed europee”

Si è celebrata ieri la giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo istituita dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 2001 con l’obiettivo di valorizzare il sacrificio di tutti gli italiani emigrati alla ricerca di lavoro. La giornata viene ricordata l’8 agosto di ogni anno in occasione della ricorrenza della tragedia avvenuta nel 1956 in una miniera di carbone a Marcinelle, in Belgio, dove morirono 136 lavoratori italiani. “Il dramma che oggi rievocate è di stimolo alla incessante ricerca di condizioni di lavoro sicure e dignitose per tutti. Si tratta di un obiettivo che nemmeno oggi può dirsi raggiunto e che deve continuare a impegnare le autorità italiane ed europee". Lo ha detto il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano nel messaggio per il 56° anniversario della tragedia di Marcinelle. Il ministro al lavoro e alle politiche sociali Elsa Fornero ha affermato che “la giornata in cui si ricorda il dramma di Marcinelle deve egualmente rappresentare un impegno nei confronti di quanti, nel nostro Paese e all’estero, non vedono ancora assicurata salute, sicurezza e tutela sul proprio posto di lavoro”. “Riconoscendosi nella parole del Presidente della Repubblica - ha aggiunto il ministro Fornero - non si può non sentire il dovere di agire quotidianamente garantendo la completa applicazione delle regole della prevenzione, sia attraverso il contrasto agli infortuni sul lavoro sia con sempre più efficaci attività di diffusione della cultura della salute e sicurezza sul lavoro”.
Anche il sindacato Cgil si è espresso in una nota diffusa in occasione della triste ricorrenza, sottolineando che è un’opportunità significativa per rendere omaggio all’emigrazione italiana, alle sue tante vittime e a quanti, nella ricerca di una vita migliore, hanno sofferto sfruttamento, discriminazioni e razzismo. Nello stesso spirito di allora - si legge ancora nella nota - continua oggi il proprio impegno per il riconoscimento dei diritti dei migranti, una politica di accoglienza e di inserimento in una società multiculturale, la battaglia per la cittadinanza europea, la prospettiva di un’Europa dei popoli, aperta ed accogliente, fondata sulla democrazia e l’uguaglianza e non succube alle sole regole dei mercati".

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Pubblicato il: Giovedì, 09 Agosto 2012 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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