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Lavoro/competenze, Italia indietro

28/10/2012

Belgio, Portogallo, Spagna, Francia, Ungheria e Germania riconoscono meglio le abilità professionali

L'Italia valorizza le competenze professionali dei cittadini immigrati in misura nettamente inferiore rispetto a diversi Paesi del resto d'Europa. La recente indagine Immigrant Citizen Survey coordinata dal Migration Policy Group in sette Paesi europei (di cui dà notizia l'Ismu) ha evidenziato infatti una forte difformità tra l’Italia (nelle aree metropolitane di Milano e Napoli) e il resto d’Europa per quanto riguarda il lavoro effettivamente svolto (job) e le abilità professionali (skills) degli immigrati.
L’indagine, condotta sul territorio italiano da Ismu, ha evidenziato che in Italia vi è piena rispondenza (matching) soltanto in un caso su cinque, mentre ciò avviene nel 55% dei casi in Belgio, Portogallo e Spagna, nel 56% in Francia, nel 58% in Ungheria e nel 59% in Germania.
Rispetto alle altre città europee il contesto italiano è peraltro agli ultimi posti sia per i tassi di richiesta di cittadinanza, sia per i relativi tempi medi di attesa dall’arrivo sul territorio nazionale. In particolare, dopo 20 anni di permanenza in un paese straniero, altrove gli stranieri hanno in maggioranza assoluta ottenuto la cittadinanza del Paese ospitante, cosa che invece in Italia è successo solamente nel 29% dei casi.

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Pubblicato il: Lunedì, 29 Ottobre 2012 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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