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La tragedia della vergogna

04/10/2013

Centinaia di migranti inghiottiti dal Mar Mediterraneo perché fuggivano da guerre e persecuzioni

"Vergogna" dice Papa Francesco. "Vergogna e orrore" aggiunge Giorgio Napolitano per le centinaia di vittime, donne uomini e bambini, inghiottite dal Mar Mediterraneo.
Migranti che fuggivano dalle guerre, dalle violenze, dalle persecuzioni per trovare un approdo, un appiglio alla sopravvivenza.
E qui, ai confini dell'Europa, hanno trovato la fine della loro speranza a circa mezzo miglio da Lampedusa: affogati e piombati in fondo al mare. "Ė un orrore" per il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini che assiste all'arrivo delle barche cariche di cadaveri.
Un coro di voci indignate si leva dalle coste meridionali europee che coinvolge il mondo intero: "Siamo vittime della globalizzazione dell'indifferenza" afferma Laura Boldrini; "Una tragedia di tutta l'Ue" dichiara Manuel Jose Barroso; "Ė ora di agire" per Ban Ki-moon.
Anche il Trentino si indigna: per il presidente Pacher "Serve una mobilitazione delle coscienze", ma soprattutto è necessario "non lasciare da solo il Sud Italia"; e su Facebook l'assessore alla solidarietà internazionale scrive: "Basta! Si fermino le dittature, si fermino i criminali del traffico dei nuovi schiavi, si aprano i confini per la libera circolazione dei richiedenti asilo politico."
Tre le grandi questioni da risolvere per porre fine alla strage dei migranti forzati. La prima, ovviamente, quella di fermare i conflitti e le violenze nel mondo (ragione per cui si migra in modo disperato). La seconda di consentire la richiesta di asilo in sicurezza già dal paese di partenza (ragione per cui si rischia invece la vita). La terza fornire un vero approdo sicuro nei paesi di accoglienza (ragione per cui si perde invece la vita o si fallisce l'inserimento).
Non è un problema solo dell'Italia o dell'Unione europea, ma dell'intera organizzazione mondiale degli esseri umani. E questa è l'ennesima tragedia che scuote nel profondo le coscienze.

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Pubblicato il: Venerdì, 04 Ottobre 2013 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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