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La “quotidianità” delle donne dell'Est Europa

14/03/2008

Modelli d’insediamento, vita sociale e relazioni transnazionali delle immigrate in Trentino, soprattutto delle donne dell’Europa orientale.

Modelli d’insediamento, vita sociale e relazioni transnazionali delle immigrate in Trentino, soprattutto delle donne dell’Europa orientale. Sono questi gli aspetti principali su cui si sofferma lo studio cui sta lavorando la Fondazione di ricerca Istituto Carlo Cattaneo di Bologna con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto e il patrocinio del Centro informativo per l’immigrazione - Cinformi della Provincia autonoma di Trento. I primi risultati della ricerca sono stati presentati recentemente a Trento. Nel proprio intervento, il responsabile del Cinformi, Pierluigi La Spada, ha sottolineato l’importanza di conoscere il vissuto di queste donne in Trentino. “Le donne immigrate, ormai al 50% della popolazione non italiana, meritano una particolare attenzione – ha detto La Spada – perché si trovano spesso ad affrontare l’isolamento, la mancanza di informazioni, la difficoltà ad orientarsi nella vita sociale italiana sulla gestione dei figli, sul funzionamento del sistema scolastico, sui percorsi di formazione e sulle opportunità di lavoro. Questo ulteriore sforzo conoscitivo dell’Istituto Cattaneo rappresenta un altro passo per conoscere e dare visibilità alle “nuove trentine”. Tra gli obiettivi dello studio, presentati dal presidente dell’Istituto Cattaneo, Raimondo Catanzaro, vi sono l’analisi secondaria dei dati sull’immigrazione femminile in Trentino, una ricerca etnografica sulla socializzazione e sui legami col Paese di origine delle donne immigrate, la ricostruzione delle storie delle donne e il lavoro di campo nelle aree d’origine delle donne immigrate. Le migrazioni dall'est Europa Dai dati esposti nel corso della presentazione dai sociologi dell’Università di Trento Giuseppe Sciortino, Serena Piovesan, Martina Cvajner e Irene Nuvolara risulta che i flussi migratori all'interno dell'Europa sono aumentati negli ultimi anni; al primo gennaio 2006 in Italia si registravano oltre 100mila presenze, mentre in Trentino al primo gennaio 2007 erano circa 18.500 gli immigrati europei, di cui oltre 16mila dell’Europa centro-orientale. E’ stato sottolineato inoltre come i flussi migratori da Romania, Moldavia e Ucraina hanno conosciuto un tasso di cresciuta sostenuto negli ultimi quattro anni. Il tempo libero degli stranieri Per quanto riguarda il tempo libero degli stranieri, i risultati presentati sembrano rispecchiare l’intera popolazione immigrata in Italia. Emerge che per gli immigrati il tempo libero è molto limitato e viene utilizzato in particolare per svolgere le incombenze familiari. Inoltre, i cittadini stranieri hanno un modo diverso di intendere il divertimento e di utilizzare il tempo libero. Un differente modo di utilizzare il tempo libero si riscontra anche in relazione alle diverse fasce di età e alle diverse attività professionali. Le attività svolte nel tempo libero sono guardare la tv, frequentare locali, incontrarsi a casa degli amici ma anche nei luoghi pubblici. Anche la partecipazione alle pratiche religiose rappresenta un'opportunità di aggregazione. Si nota peraltro – è stato detto nel corso della presentazione della prima fase della ricerca – una scarsissima attenzione da parte degli studiosi al tempo libero degli immigrati, che viene trattato poco e in modo marginale.

Le reti amicali e affettive Un altro capitolo della ricerca riguarda le reti amicali e la vita sentimentale delle donne immigrate in Italia. Sono quattro – secondo lo studio – i tipi di sociabilità emersi nelle dinamiche migratorie: assenza di reti familiari, reti familiari, reti di conoscenze e di amici. Le donne dell’est Europa si basano soprattutto sulle reti di amici, mentre quelle dell’Asia e dell'America latina prediligono le reti familiari. 5 donne su 10 dicono che il rapporto sentimentale è nato dopo l’immigrazione. Nel caso delle donne dell’est Europa, oltre la metà dei rapporti sentimentali nasce con italiani, mentre per le donne dell’Asia e del Sud America le relazioni sentimentali riguardano maggiormente i loro connazionali.

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Pubblicato il: Mercoledì, 06 Agosto 2008 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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