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La “nuova famiglia” di Lamin in Trentino

24/03/2016

Salvato dal naufragio del barcone con il quale è arrivato in Italia, un giovane gambiano ha finalmente trovato la serenità

Da novembre 2015 per Lamin, 24 anni, giovane migrante richiedente asilo originario del Gambia, è iniziata una nuova vita in una “nuova famiglia” a Trento. La famiglia abita in una casa denominata “condominio solidale” e fa parte di “Mondo comunità e famiglie” (MCF). Non ci è voluto troppo tempo per il suo inserimento in questa piccola grande comunità di persone formata, oltre che dai genitori, anche da quattro figlie, delle quali la più grande ha dodici anni e la più piccola quattro. Piano, piano il giovane gambiano è entrato nel “cuore” di una famiglia che si è mostrata felice della scelta di accogliere Lamin. Non sono mancate alcune perplessità iniziali, che presto si sono dissolte nella quotidianità di una serena convivenza. Una volta approfondita la conoscenza, Lamin è diventato un amico per le quattro ragazze di casa. Si scherza e si gioca assieme e il giovane gambiano aiuta le più grandi a fare i compiti di inglese e matematica. A Lamin piacerebbe portare un giorno le sue “nuove sorelle” in Gambia per far loro conoscere il proprio Paese con la sua cultura, i suoi cittadini, il suo territorio e i suoi animali. Sono tante le curiosità che Lamin racconta alle ragazze rispetto alla propria cultura di origine e al contempo egli stesso scopre ogni giorno molte cose della vita in Italia, migliorando continuamente la conoscenza della lingua. Lamin non si tira indietro nemmeno quando si tratta di dare una mano nei lavori domestici, ma ama molto studiare. Ora sta frequentando i corsi serali presso l’Istituto Don Milani di Rovereto per conseguire la licenza media inferiore e sempre a Rovereto frequenta anche i corsi serali di elettronica all'ITI Marconi. Vorrebbe poi proseguire con l’Università, studiando elettronica.

Lamin, scampato alla morte e accolto in Trentino
In Trentino Lamin è arrivato il 15 aprile del 2015 ed è stato accolto nel progetto accoglienza straordinaria dei richiedenti protezione internazionale presso il Campo della Protezione Civile di Marco di Rovereto e poi alla residenza Brennero a Trento. Sono ancora freschi i ricordi di Lamin del viaggio intrapreso dal Gambia verso l’Italia. Non avrebbe voluto lasciare il proprio Paese, ma ha dovuto farlo. Ha studiato elettronica al liceo e ha lavorato in un'agenzia viaggi e anche come insegnante. Qualcosa però è andato storto e Lamin si è trovato ad essere in pericolo nel proprio Paese natale. Il timore di essere ucciso l’ha costretto ad abbandonare la sua grande famiglia. Suo padre è un medico; Lamin ha sei fratelli e tre fratellastri. E’ fuggito con l’aiuto di uno zio ed è arrivato in Libia, dove è rimasto per due settimane rischiando nuovamente la vita. Poi la partenza con una delle “carrette del mare”; il barcone si è capovolto e il viaggio, per molte persone, è finito in tragedia. 400 sono stati i morti nel naufragio avvenuto il 14 aprile 2015 nel canale di Sicilia. Lamin, uno dei sopravvissuti, ha trovato in Trentino una nuova speranza.

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Pubblicato il: Mercoledì, 23 Marzo 2016 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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