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La cittadinanza "sentita"

02/05/2007

Lo rileva una ricerca realizzata a Torino e incentrata sulle seconde generazioni. Il 60% dei giovani immigrati di seconda generazione nati in Italia...

Lo rileva una ricerca realizzata a Torino e incentrata sulle seconde generazioni. Il 60% dei giovani immigrati di seconda generazione nati in Italia e più del 50% di quelli giunti fino all’età di cinque anni si sentono italiani. I dati emergono dalla ricerca dal titolo “Approsimandosi. Vita e città dei giovani di seconda generazione a Torino”, promossa dalla Fondazione Giovanni Agnelli nell’ambito del programma “Persone, Generazioni, Sviluppo”. Nella ricerca sono stati coinvolti a vario titolo oltre 900 immigrati d’origine straniera fra i 12 ed i 21 anni soggiornanti a Torino (sui circa 7.600 presenti in quella fascia d'età nel capoluogo piemontese). Dalla ricerca emerge che nell’orientare, in linea di tendenza, le traiettorie ed i percorsi di inserimento nel contesto economico e socio-culturale locale è determinante l’età dei giovani all’arrivo, più che il Paese d’origine. Per coloro nati o arrivati in Italia in età precoce è più facile anche stringere rapporti con i coetanei italiani, con i quali il 62% dei giovani di seconda generazione afferma di fare facilmente amicizia, mentre è, invece, più difficile per il 70% dei giovani giunti in età adolescenziale. Rispetto alle nazionalità di provenienza sono i giovani cinesi quelli che dichiarano maggiori difficoltà di rapporti nel fare amicizia con i coetanei italiani.

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Pubblicato il: Lunedì, 03 Settembre 2007 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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