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“L’emigrazione” degli immigrati

04/02/2013

Le cancellazioni dalle anagrafe in Italia sono aumentate del 15,9% rispetto al 2010

Secondo gli ultimi dati Istat, sono oltre 32mila le persone immigrate che sono state cancellate dall’anagrafe nel 2011. Si tratta del 15,9% in più rispetto al 2010. Oltre la metà degli stranieri che lasciano l’Italia per cercare fortuna altrove o al proprio paese di origine sono europei. Il 17,7% ha origini asiatiche e il 12,2% è africano. E’ quanto evidenzia uno studio recente della fondazione Leone Moressa, che ha approfondito i motivi dell’abbandono dell’Italia da parte delle persone immigrate.
I ricercatori della fondazione sottolineano che “La partenza dell’Italia non si traduce sempre, ovviamente, nella conclusione dell’esperienza migratoria e, quindi, con il rientro in patria, ma spesso si concretizza nel proseguimento di questa esperienza in un altro paese estero, maggiormente indicato per garantire quelle opportunità e quelle chances di vita da cui la migrazione prende avvio”.
Rispetto alle provenienze dei cittadini immigrati che lasciano l’Italia, lo studio rileva che più di 19mila cancellazioni sono state richieste da soggetti provenienti da paesi europei, dei quali oltre un terzo romeni. Tra gli asiatici che lasciano l’Italia, il 30,2% è costituito da cinesi e il 19,1% da indiani. Tra gli americani invece, sono soprattutto i brasiliani (21,5%) a tentare altre strade fuori dall’Italia. Per quanto riguarda le cause della scelta di abbandonare l’Italia da parte di una significativa fetta della popolazione straniera, i ricercatori della fondazione Leone Moressa affermano che queste vanno ricercate sicuramente nell’effetto che la crisi economica ha avuto sulle condizioni occupazionali degli stranieri.

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Pubblicato il: Martedì, 05 Febbraio 2013 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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