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“L'accoglienza è un dovere”

20/11/2010

Esperti di caratura internazionale si sono confrontati sul tema del diritto d'asilo

Qual è la reale possibilità di godere del diritto di asilo previsto dall’ordinamento internazionale nell’attuale scenario geopolitico, con particolare riferimento al teatro del Mediterraneo? Se n'è parlato stamane nell’Aula Kessler della Facoltà di Sociologia a Trento nella Tavola rotonda organizzata nell'ambito della conferenza “Fortezza Europa? Il confine del diritto di asilo”. La due giorni di riflessione e approfondimento, che ieri ha visto la presentazione da parte di Laura Boldrini del suo libro “Tutti indietro”, è organizzata da Cinformi, associazione Limen, Centro Astalli e Sanbaradio. La Tavola rotonda di stamane è stata moderata da Valeria Coiante, giornalista RAI, autrice, responsabile e conduttrice di “Crash” e “Un mondo a Colori”. Nel presentare la questione degli immigrati irregolari – ha detto la giornalista – a livello mediatico ci si è concentrati in gran parte sulla questione degli sbarchi, perchè sono immagini che fanno effetto, che colpiscono l'opinione pubblica. E' difficile – ha aggiunto – ottenere oggi una buona visibilità per le trasmissioni televisive e più in generale per l'informazione che si occupano di immigrazione in modo costruttivo.
L'immigrazione è un fenomeno positivo e necessario nell'Europa di oggi, ha detto Barbara Fridel (OIM/IOM Roma, Responsabile Progetti Sviluppo), che ha partecipato alla Tavola rotonda assieme al collega Michele Bombassei. Gli ultimi dati – ha aggiunto – ci dicono che vi sono 214 milioni di migranti nel mondo; la percentuale di mobilità in relazione alla popolazione mondiale è di circa il 3% e quindi, contrariamente a quanto molti pensano, ben il 97% della popolazione del pianeta è stanziale.
Gino Barsella (CIR, Rappresentante CIR Italia – Tripoli) ha tracciato un quadro del sistema di accoglienza degli immigrati in Libia. I centri di detenzione – ha affermato – non sono stati chiusi definitivamente: verranno lentamente ripopolati e vi sarà il cambio dei loro direttori. Per il CIR sarà quindi necessario ricostruire la rete di contatti con i responsabili di questi centri per poter intervenire nelle strutture e verificare le condizioni igienico-sanitarie e più in generale la situazione degli immigrati che si trovano al loro interno.
In Libia stiamo notando una progressiva apertura della società civile sulla questione dei migranti, ha detto poi Giusy D’Alconzo (Amnesty International, Coordinatrice campagne e ricerca Diritti umani in Italia). Ci accorgiamo di questo cambiamento perchè cominciano ad arrivarci informazioni sulle condizioni dei migranti nei centri di detenzione. C'è più coraggio nella società civile e questo rappresenta un segnale importante anche per il nostro lavoro.
Il Centro di Lampedusa vuoto – ha detto la portavoce dell'Agenzia ONU per i rifugiati Laura Boldrini – mi provoca una grande tristezza, perchè questa assenza di persone va interpretata come la testimonianza di una sconfitta di civiltà che viene presentata agli italiani come una grande vittoria. A Tripoli – ha aggiunto la portavoce ONU – l'UNHCR lavora da 19 anni e questa presenza non può essere considerata illegale. Ora l'Ufficio potrà riaprire ma solo per i casi pregressi; non possiamo prendere in esame nuovi casi e quindi abbiamo un mandato zoppo.
La Tavola rotonda è stata chiusa dall'Assessore alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza della Provincia autonoma di Trento Lia Giovanazzi Beltrami. In Trentino – ha detto stamane l'Assessore – diamo il nostro contributo ad una cultura della convivenza e dell'accoglienza attraverso le azioni previste dal Piano Convivenza approvato dalla Giunta provinciale.
Guardando ad un contesto più ampio, in ambito europeo c'è una crescente fetta di popolazione che alimenta un clima di paura e intolleranza. Dobbiamo farci carico di questo, non dobbiamo far finta che il problema non esista. Dobbiamo affrontare il gelo che sta trasformando l'Europa in una fortezza. Dobbiamo fare una vera informazione, fornire i dati reali del fenomeno migratorio. Accogliere, seguire e accompagnare in un percorso di inserimento nel tessuto sociale una persona in fuga da guerre e persecuzioni – ha detto Lia Giovanazzi Beltrami – è un dovere della pubblica amministrazione, della politica ed anche un dovere umano e civile. L'Assessore ha infine ricordato le cifre che descrivono l'impegno del Trentino nel campo dell'accoglienza dei richiedenti asilo. Dal 2002 ad oggi sono state accolte 151 persone di trentasette differenti nazionalità. Dal 2006 inoltre il Trentino aderisce allo SPRAR, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.

IL PROGRAMMA DI OGGI POMERIGGIO
Oggi pomeriggio, alle 17.30, sempre nell’Aula Kessler della Facoltà di Sociologia a Trento, il Direttore di “Famiglia Cristiana” don Antonio Sciortino presenterà il suo libro “Anche voi foste stranieri. L’immigrazione, la Chiesa e la società italiana”. Parteciperà alla presentazione Alessandro Martinelli, Direttore del Centro Diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso di Trento. Prima dell’incontro, alle 16, nell’aula Kessler verrà proposta un’inedita puntata di “Crash” intitolata “Lampedusa, storia di un’isola”.

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Pubblicato il: Sabato, 20 Novembre 2010 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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