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“L’Italia non è oggi un paese razzista”

15/10/2008

“L’Italia manifesta un’elevata capacità di accoglienza degli immigrati.” Lo ha detto il ministro dell’Interno

“L’Italia manifesta un’elevata capacità di accoglienza degli immigrati.” Lo ha detto il ministro dell’Interno in un'informativa urgente alla Camera dei Deputati. “Alcuni episodi di violenza che si sono verificati negli ultimi tempi – ha detto il ministro – restano del tutto marginali e sono socialmente rifiutati”. Sull'argomento è intervenuto anche il presidente della Camera. “L’unica cosa di cui dobbiamo avere paura – ha affermato – è la paura, quella paura che da un lato produce e amplifica il prodursi di fenomeni di razzismo e xenofobia che sono da battere, e dall’altro lato spinge al rischio che l’immigrato si chiuda in enclave autoreferenziali. La sfida dell’Italia del XXI secolo di fronte al fenomeno dell’immigrazione per dare vita a un paese dinamico ed orgoglioso delle proprie tradizioni, ma non ripiegato su un’identità chiusa – ha aggiunto il presidente della Camera – è l’integrazione, innovativa e anticipatrice. L’integrazione è contaminazione e non bisogna confonderla con il rispetto formale delle regole”. La questione è stata affrontata nelle scorse settimane anche nell'incontro al Quirinale tra il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e Papa Benedetto XVI. “Il valore supremo che ci deve guidare – ha detto il Capo dello Stato – è il rispetto della dignità umana, in tutte le sue forme e in tutti i luoghi. Esso implica più che mai anche la coscienza e la pratica della solidarietà, cui non possono restare estranee – anche dinanzi alle questioni più complesse, come quella delle migrazioni verso l'Europa – le responsabilità e le scelte dei governi”.

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Pubblicato il: Martedì, 21 Ottobre 2008 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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