17/05/2011
La Casetta delle associazioni sarà consegnata sabato 21 maggio al coordinamento “Ricostruire insieme”L'Aquila, nuova sede per le associazioni
L'impegno del Trentino per l'Abruzzo si traduce ancora una volta in azioni concrete al servizio della comunità duramente colpita dalla tragedia del sisma. Sabato 21 maggio alle ore 10, in Piazza d’Arti–via Ficara a L’Aquila, sarà consegnata la Casetta delle associazioni al Coordinamento “Ricostruire Insieme”. All'inaugurazione saranno presenti l’assessore alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza della Provincia autonoma di Trento Lia Giovanazzi Beltrami, il Vescovo dell’Aquila, il Sindaco dell’Aquila, il Presidente della Provincia dell’Aquila e i sindaci dei comuni trentini che hanno finanziato la realizzazione della struttura.
La realizzazione della Casetta è stata resa possibile infatti dalla generosità delle istituzioni trentine, in particolare dei Comuni di Baselga di Piné, Bedollo, Civezzano, Fornace e della Cassa Rurale Pinetana-Fornace-Seregnano, che ha raddoppiato la cifra donata dalle comunità.
Nei mesi scorsi il frutto di questa generosità – un assegna di 50mila euro – è stato consegnato all'Assessore Giovanazzi Beltrami, che assieme al dirigente generale della Protezione civile Raffaele De Col coordina il “Tavolo trentino di solidarietà per il sisma in Abruzzo”, aperto alle organizzazioni istituzionali e di volontariato nonché agli organismi associativi operanti sul territorio provinciale. Il denaro è stato quindi utilizzato per la costruzione – resa possibile anche dall'impegno di molti volontari – della Casetta delle Associazioni a l'Aquila.
Ricostruire Insieme, il coordinamento al quale sarà consegnata la struttura, è nato subito dopo il terremoto del 6 Aprile 2009 dall’incontro di diverse associazioni e organismi che svolgono un’attività a favore della convivenza tra italiani e immigrati, che si sono riuniti per affrontare insieme le difficoltà della ricostruzione del tessuto sociale. Per fare questo Ricostruire Insieme ha sviluppato una rete di collaborazione con organismi, associazioni e istituzioni sia a livello locale che nazionale. Tra questi, la Provincia autonoma di Trento e con essa il Cinformi.
Il Cinformi per l'Abruzzo
L’impegno del Trentino per l’Abruzzo si è concretizzato anche nel campo dell’immigrazione. Il Piano Convivenza per la Provincia dell’Aquila, elaborato sulla scia di quello approvato dalla Giunta provinciale trentina, si è già tradotto in strutture e servizi per rispondere efficacemente al fenomeno migratorio nelle aree colpite dal sisma.
A L'Aquila, nel cuore della città, sono operativi un Centro informativo per l'immigrazione creato sul modello del Cinformi e un Centro interculturale. Strutture e servizi sono stati realizzati grazie all'impegno del coordinamento di associazioni Ricostruire Insieme, con la collaborazione della Provincia autonoma di Trento e il finanziamento del ministero dell'Interno e del Fondo Europeo per l'Integrazione di cittadini di Paesi Terzi.
Il Centro Informativo, con personale appositamente preparato, è uno sportello aperto al pubblico dove è possibile avere informazioni sui servizi che il territorio offre ai cittadini stranieri. Operatori professionisti forniscono assistenza nella compilazione di domande e pratiche, consulenza giuridica e sociale.
Il Centro Interculturale è nato invece per promuovere la reciproca conoscenza delle culture e la loro valorizzazione. Per raggiungere questo obiettivo, il Centro si impegna nell'organizzazione di varie occasioni di incontro: seminari, corsi di lingue, laboratori teatrali ed artistici e attività ludiche per i bambini.
Fra gli altri interventi del Piano Convivenza per L'Aquila che hanno già preso forma v'è anche un periodico informativo plurilingue, ad uscita quindicinale, che approfondisce diversi aspetti del fenomeno migratorio nel territorio, riporta racconti di vita di cittadini immigrati in Italia e fornisce informazioni utili sulle normative in materia di immigrazione. Non ultimo il sito www.ricostruireinsieme.it, punto di riferimento online dell'attività del coordinamento di associazioni in Abruzzo.
Il Piano Convivenza trentino “esportato” a L'Aquila
La realizzazione delle strutture e dei servizi a L'Aquila nel campo dell'immigrazione sono frutto di un percorso avviato subito dopo il sisma on la firma del Protocollo di intesa fra Provincia autonoma di Trento, Provincia dell'Aquila e Prefettura dell’Aquila per la definizione di un Piano di interventi in materia di convivenza. Un Protocollo nato dal lavoro congiunto svolto da molte istituzioni pubbliche e private, in particolare Provincia autonoma di Trento, Provincia dell’Aquila, Ministero dell’Interno, Prefettura dell’Aquila e coordinamento “Ricostruire insieme”. L'idea di un Piano Convivenza per L'Aquila, sulla scia di quello elaborato in Trentino dall'assessorato alla Convivenza e approvato dalla Giunta provinciale, è nata dalla tragedia del terremoto.
Si stima che tra le 80mila persone circa coinvolte dal sisma una percentuale che si aggira tra il 5 e il 6% sia rappresentata da persone con cittadinanza non italiana. Al dramma comune si sono aggiunti i problemi legati alla loro condizione giuridica di stranieri, come permesso di soggiorno in scadenza o scaduto, necessità di ritorno in patria per i minori e ricongiungimenti familiari interrotti.
La Provincia autonoma di Trento, attraverso il Cinformi dell'assessorato alla Convivenza, ha voluto quindi aiutare la Provincia dell’Aquila nella predisposizione del Piano Convivenza e nella definizione di progetti operativi volti ad attuare il Piano stesso. Da parte sua la Provincia dell’Aquila si è assunta l’impegno di rivestire il ruolo di coordinatore ed erogatore a soggetti privati e pubblici dei finanziamenti finalizzati alla copertura economica dei costi derivanti dalla gestione del Piano convivenza.