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Italia, un minorenne su tre a rischio povertà

26/02/2013

Disagio più frequente nelle famiglie con cittadini immigrati o genitori non diplomati

I minorenni figli di cittadini immigrati o di genitori privi di diploma sono più esposti al rischio povertà. Lo rivelano i dati diffusi recentemente dall'Eurostat, l'ufficio di statistica dell'Unione europea.
Guardando al quadro italiano, la fotografia Eurostat rivela come il 32,3% degli under 18 nella penisola sia a rischio povertà e conseguente esclusione sociale. Un dato ben al di sopra della media Ue, che si ferma al 27%. La condizione di povertà nel 2011 in Italia ha interessato un giovanissimo su tre. Le situazioni più critiche si registrano nelle famiglie con genitori non diplomati o immigrati. Qui la forbice del disagio aumenta e i minori in difficoltà sono uno su due.
Guardando all'estero, tra i Paesi che registrano la situazione più dura ci sono Bulgaria (52% a rischio povertà), Romania (49%), Lettonia (44%), Ungheria (40%), Irlanda (38%) e Lituania (33,4%). Nella classifica dei più virtuosi, paesi dove la crisi morde meno, vi sono Svezia, Danimarca, Finlandia, ma anche Slovenia, Olanda e Austria. Anche all'estero ad essere più a rischio sono quei minori i cui genitori hanno un basso livello di scolarizzazione o sono di origine immigrata.

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Pubblicato il: Giovedì, 28 Febbraio 2013 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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