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Irregolari, “minimo storico”

25/08/2014

Secondo l'Ismu a far crollare l'irregolarità hanno contribuito decreti flussi, “sanatorie”, “click days” ed “emersioni

L'immigrazione irregolare è oggi in “caduta libera” rispetto agli anni nei quali l'Italia cominciava ad essere meta di significativi flussi migratori. Il dato emerge dall'analisi compiuta dalla Fondazione Ismu, che ha ricostruito il numero di presenze straniere in Italia negli ultimi anni fornendo anche valutazioni sul numero di irregolari nel soggiorno in chiave di serie storica.
A fronte di una situazione in cui venti anni fa era irregolare nel soggiorno quasi un immigrato su due, oggi le quote di irregolari sarebbero alquanto basse. “La drastica diminuzione si spiega negli ultimi anni – afferma l'Ismu – dapprima con i decreti flussi che hanno agito da 'sanatorie mascherate' e poi con la 'sanatoria per colf e badanti' (2009), i 'click days' (2011) e il provvedimento di 'emersione dal lavoro nero' (2012).”
Guardando in dettaglio l'andamento storico, se al 1° gennaio 1991 era senza autorizzazione al soggiorno in Italia il 47% degli stranieri, questa quota è dapprima scesa e poi più volte oscillata nel tempo in relazione ai vari provvedimenti sull’immigrazione, fino a risalire al 34% all’inizio del 2002. “La 'grande sanatoria Bossi-Fini' di fine 2002 – afferma l'Ismu – ha poi fatto scendere il tasso di irregolarità degli immigrati fino al 9% a inizio 2004, per poi risalire in due anni al 19% e ridiscendere al 10 con l’entrata della Romania e della Bulgaria nell’area di libera circolazione europea. La quota di irregolari sul totale degli stranieri presenti ha raggiunto il 17% ad inizio 2008, per poi scendere al 10% durante tutto il 2009, al 9% al 1° gennaio 2011 e ai nuovi minimi del 7 e del 6% agli inizi degli anni 2012 e 2013.

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Pubblicato il: Lunedì, 25 Agosto 2014 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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