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Imprese straniere in aumento

24/04/2014

Le imprese di cittadini di origine immigrata creano in Italia 85 miliardi di euro di valore aggiunto

Su sei milioni di imprese operanti in Italia nel 2013, quasi 500mila sono condotte da persone nate all’estero, ovvero l’8,2% del totale. Di queste, quasi il 94% è di esclusiva conduzione straniera. Rispetto al 2011, le imprese straniere sono aumentate del 9,5%. Il settore del commercio registra il maggior numero di imprese condotte da stranieri, con più di 175mila aziende (pari al 35,2% del totale). Se consideriamo invece l’incidenza delle imprese straniere sul totale per ogni settore, osserviamo che il primo comparto è l’edilizia, con oltre 14 imprese straniere ogni 100. I dati emergono da uno studio recente realizzato dalla Fondazione Leone Moressa.
Nel 2013 il bilancio tra aziende italiane iscritte e cessate è negativo, con una perdita di quasi 50mila realtà imprenditoriali. Per quanto riguarda le imprese condotte da stranieri, invece, il saldo è positivo, con 18mila imprese in più. Il tasso di sviluppo si attesta al 3,8% per le imprese straniere e a -0,9% per quelle italiane.
In Italia le 497mila imprese condotte da stranieri contribuiscono, con 85 miliardi di euro, alla creazione del 6,1% del valore aggiunto nazionale. Tra i diversi settori di attività, quello delle costruzioni mostra il maggior contributo degli immigrati alla produzione di valore aggiunto: si tratta del 14,9% di tutta la ricchezza creata dal settore. Seguono il comparto del commercio con l’11,2% della produzione complessiva, poi alberghi e ristoranti.
Il Cinformi ha parlato dei risultati della ricerca nell'

, ricercatore della Fondazione Leone Moressa.

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Pubblicato il: Giovedì, 24 Aprile 2014 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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