29/12/2016
Scenario locale, nazionale e globale nella selezione dai media CinformiImmigrazione, un anno di notizie
Un anno di notizie, dal focus sui profughi al più vasto fenomeno migratorio nello scenario locale, nazionale e globale. Attraverso i propri media (sito web, Facebook, Twitter, YouTube, newsletter e magazine) anche nel 2016 il Cinformi ha raccontato e approfondito, giorno dopo giorno, le novità e la complessità del tema immigrazione. L'anno che sta per chiudersi conferma la particolare attenzione riservata ai richiedenti protezione internazionale. Un impegno mirato a rendere consapevole la comunità delle ragioni di chi deve cercare sicurezza al di fuori del proprio paese e di come il Trentino risponde, responsabilmente, al dovere di accoglienza. Non sono tuttavia mancate notizie “tecniche”, di carattere giuridico, di promozione di eventi e iniziative sul territorio e di valorizzazione di specifiche tematiche al centro di studi e ricerche.
Gennaio
Il 2016 si apre in Trentino con una notizia che esprime, simbolicamente, la stabilizzazione dei “nuovi cittadini” sul territorio provinciale. Il primo fiocco – rosa – arrivato in provincia di Trento è della piccola Isabella, figlia di genitori di origine romena.
In gennaio arriva la notizia un altro indicatore di stabilità della comunità migrante, in questo caso nel più ampio scenario italiano: sono stati 39mila gli acquisti di prime case da parte di cittadini di origine immigrata nel 2015 in Italia, l’8,3% in più rispetto al 2014. Lo afferma il Rapporto “Immigrati e casa” di Scenari Immobiliari, di cui dà notizia Il Sole 24 ORE. L'incidenza dei cittadini di origine straniera nel totale acquisti di case effettuati in Italia nel 2015 è dell'8,7 per cento. Per quanto riguarda le caratteristiche delle case acquistate dai “nuovi italiani”, lo studio afferma che le dimensioni delle abitazioni medie comprate dagli stranieri sono in leggero aumento, intorno ai 90 mq, in modo sostanzialmente omogeneo sul territorio nazionale. La qualità degli immobili è tendenzialmente bassa; quasi mai si tratta di nuove costruzioni e i pochi migranti che ottengono il credito bancario cercano l'occasione di potersi sistemare in una casa mediamente grande, dove accogliere tutta la famiglia. Il 37% acquista nelle periferie del capoluogo e metà nei piccoli comuni del resto della provincia.
Il 17 gennaio viene celebrata anche in Trentino la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. L'evento è celebrato in tutte le comunità parrocchiali, ma l’iniziativa diocesana di maggior richiamo si svolge a Rovereto organizzato dal Centro missionario diocesano e dalla Pastorale delle migrazioni, dai decanati di Rovereto, Mori, Ala e Villalagarina con la collaborazione dell’Associazione Trentini nel Mondo.
Febbraio
Il mese si apre con l'annuncio di “One Team”, il progetto di responsabilità sociale creato nel 2012 da Euroleague Basketball che si propone di trasmettere, attraverso il gioco della pallacanestro, valori positivi. La Dolomiti Energia Trentino, uno dei 10 club di Eurocup ad essere stato incluso a inizio stagione nel progetto promosso da Euroleague Basketball, sviluppa insieme ad Atas onlus e Centro Astalli Trento - realtà impegnate, su coordinamento del Cinformi della Provincia autonoma di Trento, nell’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale - un programma di 10 allenamenti per i profughi presenti in Trentino. L'iniziativa si rivela un successo e vede l'adesione di decine di persone fra migranti e autoctoni.
Il 12 febbraio diventa pienamente operativa la Residenza Fersina a Trento, entrando ufficialmente a far parte del sistema trentino di accoglienza dei richiedenti protezione internazionale. La rete coordinata dalla Provincia autonoma di Trento può contare così su una struttura in grado di “alleggerire” altre soluzioni alloggiative sul territorio. L'attivazione della “Fersina” coincide peraltro con l'avvio di una nuova logistica di accoglienza che vede proprio la struttura di Via al Desèrt quale luogo di arrivo dei profughi in Trentino. La nuova logistica mantiene l'obiettivo primario di distribuire equamente e prima possibile i profughi sul territorio provinciale, evitando concentrazioni per favorire invece un positivo inserimento nella comunità.
Il Rapporto immigrazione del Cinformi annuncia a febbraio una svolta “storica”: per la prima volta da oltre vent'anni, il dato relativo ai cittadini immigrati residenti in Trentino mostra un segno negativo. Nel 2014, infatti, si registra un calo dell’1,4% degli stranieri rispetto all’anno precedente. Diversi fattori concorrono a questa inversione di tendenza: in parte le acquisizioni di cittadinanza, che rendono i migranti cittadini italiani, ma rilevanti sono il calo dei nuovi arrivi e dei ricongiungimenti familiari, le sempre più consistenti partenze degli stranieri dal Trentino verso altre mete e la diminuzione del tasso di natalità fra i migranti. La minore attrattività non è peculiare del Trentino ma dell'intero Paese, a causa dell’onda lunga della crisi economica degli ultimi anni. Guardando ai dati in dettaglio, sono 50.104 all'1 gennaio 2015 i cittadini stranieri residenti in provincia di Trento. L’incidenza sulla popolazione totale è del 9,3%, valore al di sopra della media nazionale (8,2%) ma in linea col Nordest italiano. Due terzi degli stranieri residenti in Trentino provengono da Paesi europei. Al primo posto tra i Paesi di provenienza si mantiene la Romania con oltre 10mila persone. Seguono Albania (con poco meno di 7mila unità) e Marocco (oltre 4mila). Anche nel 2014 la componente femminile è superiore a quella maschile, rappresentando il 53,6% del totale dei residenti stranieri.
Da quadro locale del Cinformi alla fotografia nazionale fornita contestualmente dall'Istat. Al 1° gennaio 2016 la popolazione in Italia è di 60 milioni 656mila residenti, dei quali 5 milioni 54mila stranieri che rappresentano l'8,3% della popolazione totale. Rispetto all’anno precedente si registra un aumento di 39mila immigrati. La popolazione di cittadinanza italiana scende a 55,6 milioni, con una perdita di 179mila residenti. Continua a crescere l’emigrazione e a diminuire l’immigrazione.
Incontro a Roma il 22 febbraio fra i tre presidenti dell'Euregio, Ugo Rossi, Arno Kompatscher e Günther Platter e il ministro degli interni italiano Angelino Alfano. "Per il Governo il Brennero è una questione prioritaria - ha detto Alfano - e ho voluto darvene testimonianza anche 'fisica' chiamando a questo incontro tutti i principali attori del settore. Il tema di colloca in cima alla gerarchia dei problemi che dobbiamo affrontare assieme". "Il messaggio che vogliamo trasmetterle - hanno detto a loro volta i presidenti dell'Euregio - è che questa tematica non ci deve dividere. Ed è un messaggio che per suo tramite vorremmo trasmettere a tutta l'Europa. I nostri territori hanno adottato una delibera di comune accordo, che le consegnamo. Chiediamo un immediato ripristino dei principi di Schengen: confini aperti all'interno e ben sorvegliati all'esterno. Il nostro auspicio è che il vertice europeo previsto per i primi di marzo porti concreti passi in avanti".
In febbraio il Consiglio dei ministro adotta il primo Piano nazionale d'azione contro la tratta e il grave sfruttamento degli esseri umani. Si tratta di un piano per definire strategie pluriennali di intervento per la prevenzione e il contrasto al fenomeno della tratta e del grave sfruttamento degli esseri umani, nonché azioni finalizzate alla sensibilizzazione, alla prevenzione sociale, all'emersione e all'integrazione delle vittime. L'adozione del documento risponde ad esigenze sistematiche di riordino e razionalizzazione dell'azione di governo, principalmente per favorire un approccio comprensivo e coordinato tra le varie amministrazioni centrali, territoriali e locali coinvolte e le relative risorse disponibili, anche alla luce della pluralità di competenze pubbliche impegnate nel contrasto alla tratta. La risposta nazionale al fenomeno della tratta viene data agendo lungo le direttrici della prevenzione, persecuzione dei crimini, protezione ed integrazione sociale delle vittime basate sul rispetto dei diritti umani e del principio di non discriminazione, in un'ottica di mainstreaming di genere e di tutela dei diritti dei minori.
Marzo
Grazie, grazie e ancora grazie. Lo dice più volte uno dei padri di famiglia siriani accolti in Trentino durante l'incontro con la stampa a inizio marzo a Trento nel quale viene presentata l'iniziativa del primo corridoio umanitario per l'arrivo di profughi in Europa. Un grazie, quello delle famiglie accolte, rivolto alla Provincia autonoma di Trento e alla Diocesi, ma rivolto anche a tutti i soggetti che a vario titolo hanno reso possibile l'arrivo in sicurezza delle famiglie siriane nel progetto di accoglienza in Trentino: Governo, Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle chiese evangeliche in Italia, associazione Papa Giovanni XXIII, Tavola valdese e corpi civili di Pace dell’Operazione Colomba. Il 29 febbraio, 93 profughi siriani (24 famiglie) sono arrivati in aereo a Roma (volo Beirut-Fiumicino) grazie al “corridoio umanitario” aperto dall’Italia in risposta all’emergenza migranti. Con un Ordine del giorno approvato con maggioranza trasversale, il Consiglio provinciale trentino ha impegnato la Giunta provinciale a sostenere il progetto di apertura del canale umanitario con il Libano al fine di mettere in protezione un gruppo di 7 famiglie, per un totale di 29 persone (oggi 30 grazie ad un nuovo nato). I siriani alloggiano a Villa San Nicolò, nei pressi di Ravina, un tempo residenza estiva dell’Arcivescovo, seguiti da operatori di Fondazione Comunità solidale nell'ambito del progetto di accoglienza profughi coordinato dal Cinformi della Provincia autonoma di Trento.
Aprile
Profughi e confine del Brennero: il governatore del Trentino, Ugo Rossi, invia un messaggio al ministro degli esteri austriaco, Sebastian Kurz presente a Bolzano ad un vertice con i tre presidenti dell'Euregio, Rossi, Kompatscher e Platter. "Come presidente dell'Euregio – afferma Rossi – ho ribadito che il confine non è la vera soluzione del problema. Capiamo ovviamente che la decisione dell'Austria è motivata da ragioni oggettive, ma dobbiamo continuare a lavorare assieme e chiedere la massima serietà, all'Italia ma soprattutto all'Europa che deve impegnarsi a non lasciare soli gli Stati ad affrontare l'emergenza profughi".
Eurostat fa sapere che nell'UE aumentano le domande di protezione. Gli Stati membri hanno concesso nel 2015 lo status di protezione internazionale a 333.350 richiedenti asilo, il 72% in più rispetto all'anno precedente. La metà, ovvero 166.100 persone che hanno ottenuto la protezione internazionale nel 2015, è rappresentata da cittadini siriani, il cui numero è raddoppiato rispetto al 2014. Per quanto riguarda l'Italia, su 71.345 richieste d'asilo presentate nel 2015 la percentuale delle domande accolte è stata del 42%, con 29.630 persone che hanno ottenuto protezione. In particolare, 3.575 hanno ottenuto lo status di rifugiato, 10.280 la protezione sussidiaria, 15.780 un permesso per motivi umanitari e 95 sono stati i rifugiati reinsediati. La maggior parte delle domande accolte ha riguardato cittadini provenienti dalla Nigeria (3.745 persone, pari al 12,6%), dal Pakistan (3.500, pari all'11,8 %) e l'Afghanistan (3.280, cioè l’11,1 %).
Maggio
Esprimere la propria gratitudine contribuendo, a titolo volontario e gratuito, a rendere ancora più pulita la città che li accoglie. Questo lo spirito che anima i profughi impegnati nella pulizia delle strade di Rovereto, in Trentino. L'iniziativa, presentata nel mese di maggio, è frutto della sinergia fra Comune, Cinformi e CLA - Cooperativa Jobs. L'attività non prevede compenso – i profughi sono quindi a tutti gli effetti dei volontari – ma il rilascio di un attestato di frequenza e di un diploma utili come crediti nella ricerca di lavoro. Analoghe iniziative vengono promosse e organizzate con successo anche a Trento e in altre comuni dove sono accolti i richiedenti asilo.
In maggio Eurostat, l'istituto statistico dell'UE, fa sapere che sono 88.300 i minori stranieri non accompagnati che hanno chiesto asilo nell’Unione Europea nel 2015. La cifra è quasi quadruplicata rispetto al 2014, quando sono state registrate 23mila richieste d’asilo da parte di minori non accompagnati. La principale destinazione dei minori stranieri è la Svezia, con circa 32.250 domande, pari al 40% circa del totale. Seguono Germania (14mila), Ungheria (quasi 9mila) e Austria (8mila). In Italia le domande d'asilo presentate da minori non accompagnati sono state 4.070, rappresentando il 56,6% di tutti i richiedenti asilo in Italia minori di 18 anni. Si tratta della percentuale più alta registrata tra i Paesi UE.
La città di Trento il 14 e il 15 maggio è crocevia delle varie culture di origine di cittadini provenienti da 40 paesi da tutto il mondo grazie alla “Festa dei Popoli” organizzata dalla Diocesi di Trento in collaborazione con il Comune di Trento e il Cinformi. Tra i migranti in festa, anche alcuni richiedenti protezione internazionale accolti in Trentino. L’allegria nel far conoscere la propria cultura attraverso i vestiti tradizionali e la musica “esplodono” nella mattinata di domenica, quando tutti i popoli presenti, accompagnati dalla Banda di Vigolo Vattaro, sfilano per le vie della città. I messaggi delle autorità sottolineano la vicinanza delle istituzioni verso le comunità di immigrati e la necessità di conoscersi per superare pregiudizi e paure infondate.
Giugno
A metà anno il Censis ipotizza le conseguenze di un'Italia senza immigrati. Lo scenario tracciato mostra che senza i migranti l'Italia sarebbe un paese con 2,6 milioni di giovani under 34 in meno e sull'orlo del tracollo demografico. Fra i molteplici aspetti esaminati, anche i trattamenti previdenziali confermano che il rapporto tra “dare” e “avere” vede ancora i cittadini italiani in una posizione di vantaggio. I migranti che percepiscono una pensione in Italia sono 141mila: nemmeno l'1% degli oltre 16 milioni di pensionati italiani. Quelli che beneficiano di altre prestazioni di sostegno del reddito sono 122mila, vale a dire il 4,2% del totale.
Giugno è il mese in cui l'Unhcr, Agenzia Onu per i rifugiati, definisce il quadro del fenomeno dell'asilo nel mondo. Nel 2015 guerra e persecuzioni hanno portato ad un significativo aumento delle migrazioni forzate che hanno toccato livelli mai raggiunti in precedenza. Il rapporto “Global Trends” riporta circa 65.3 milioni di persone costrette alla fuga nel 2015, rispetto ai 59.5 milioni di un anno prima. Per la prima volta viene superata la soglia dei 60 milioni di persone. Il totale di 65.3 milioni comprende 3.2 milioni di persone che erano in attesa di decisione sulla loro richiesta d’asilo in paesi industrializzati a fine 2015 (il più alto totale mai registrato dall’Unhcr), 21.3 milioni di rifugiati nel mondo (1.8 milioni in più rispetto al 2014 e il dato più alto dall’inizio degli anni novanta) e 40.8 milioni di persone costrette a fuggire dalla propria casa ma che si trovavano ancora all’interno dei confini del loro paese (il numero più alto mai registrato, in aumento di 2.6 milioni rispetto al 2014). A livello globale, con una popolazione mondiale di 7.349 miliardi di persone, questi numeri significano che 1 persona su 113 è un richiedente asilo, sfollato interno o rifugiato, un livello di rischio senza precedenti secondo l’Unhcr. Fra i dati più significativi, emerge anche che i bambini rappresentano il 51% dei rifugiati del mondo nel 2015. Molti di loro sono separati dai loro genitori o viaggiano da soli.
Nella Giornata mondiale del Rifugiato (20 giugno) il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, parlando delle persone in fuga nel mondo definisce il fenomeno un “dramma dell'umanità che non conosce soste”. “Il drammatico flusso di bambini, donne e uomini forzati a viaggi guidati dalla disperazione – aggiunge il presidente della Repubblica – richiede un impegno consapevole, forte e determinato: impegno umanitario, per salvare la vita di chi fugge; impegno economico, per disporre di risorse adeguate ad affrontare l'emergenza; impegno politico, per attenuare le ragioni dei conflitti e del sottosviluppo e per governare un fenomeno epocale con intelligenza e lungimiranza.”
Musica, teatro, danza, dialoghi, libri, racconti, momenti di incontro, conviviali e di approfondimento. Sono diverse le iniziative organizzate in Trentino in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato. Un'articolata proposta che vede la sinergia di tanti soggetti, pubblici e privati (impegnati quotidianamente nell'accoglienza) ed un ruolo attivo degli stessi profughi. In provincia di Trento, il tema condiviso da tutte le iniziative in programma è “Aperto/Chiuso”: così come una società si apre o si chiude, così come un confine si apre o si chiude, l'Europa può scegliere di aprirsi o di chiudersi e può scegliere di fare così anche ciascuno di noi. Gli eventi a cura dei diversi enti e associazioni vengono realizzati con il sostegno del Cinformi e dello Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), in sinergia con le “Feste Vigiliane” che mettono a disposizione il palco nel capoluogo.
In giugno il Cinformi cambia indirizzo e si sposta in una sede più ampia, logisticamente più efficiente e facilmente raggiungibile dai tanti cittadini, italiani e stranieri, che ogni giorno si rivolgono al Centro informativo per l’immigrazione del Dipartimento Salute e Solidarietà sociale della Provincia autonoma di Trento. Il Cinformi ora è operativo in Via Lunelli 4, sempre a Trento. La struttura è disposta su sei piani (terra – 5° piano), per un totale di circa 1.400 metri quadrati. L'edificio è stato messo a disposizione dalla Diocesi di Trento.
Luglio
In Italia gli immigrati versano ogni anno 8 miliardi di contributi sociali e ne ricevono 3 in termini di pensioni e altre prestazioni sociali, con un saldo netto di circa 5 miliardi. Lo afferma in luglio il presidente dell'Inps Tito Boeri. “Certo – spiega il presidente – a fronte di questi contributi netti vi saranno un domani prestazioni: gli immigrati di oggi faranno parte dei pensionati di domani. Ma è anche vero che in molti casi i contributi previdenziali degli immigrati non si traducono poi in pensioni”. “Abbiamo calcolato – si legge nella premessa del rapporto 2015 dell’Istituto nazionale per la previdenza sociale – che sin qui gli immigrati ci abbiano 'regalato' circa un punto di PIL di contributi sociali a fronte dei quali non sono state loro erogate delle pensioni. E ogni anno questi contributi a fondo perduto degli immigrati valgono circa 300 milioni.”
Sport strumento di inclusione: il Trentino Cricket Club vince in luglio, con una giornata d'anticipo, lo scudetto italiano 2016. È il terzo titolo tricolore nel massimo campionato nazionale dopo gli scudetti vinti nel 2011 e nel 2012. La squadra che ha portato l'aquila gialloblù a dominare sui campi di tutta Italia è composta in gran parte da “nuovi trentini” originari del Pakistan, uno dei Paesi dove il cricket è una disciplina particolarmente amata dalla comunità. “Questa vittoria – afferma fra l'altro il presidente della società, Waseem Asghar – la dedichiamo al Trentino”.
Agosto
Cala il numero degli stranieri in Trentino come conseguenza in gran parte dell’aumento delle acquisizioni della cittadinanza italiana. Lo comunica l'Istituto di statistica della Provincia autonoma di Trento. Al 1° gennaio 2016 la popolazione straniera residente ammonta a 48.466 persone, il 9% del totale della popolazione. La diminuzione rispetto al 2015 è di 1.638 persone, equivalente ad un decremento relativo del 3,3%. Nel 2015 sono 3.292 gli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana. Rispetto all’anno 2014 si registrano 1.236 acquisizioni in più, ovvero un incremento del 60,1%. Rispetto alla provenienza, i cittadini romeni continuano ad essere la comunità più numerosa (21,1% degli stranieri totali), seguiti da albanesi (13,2%) e da marocchini (8,5%). Le donne costituiscono il 53,7% degli stranieri residenti in Trentino.
Estate, tempo di vacanze ma non per la rete dell'accoglienza profughi in Trentino e per i tanti volontari e cittadini che anche in agosto si attivano per valorizzare il tempo libero dei richiedenti asilo. Sono numerose le iniziative di volontariato e le attività proposte in estate per favorire la conoscenza reciproca fra autoctoni e migranti. Dalle occasioni di incontro con le comunità dove alloggiano i profughi agli eventi conviviali; dai momenti di conversazione per favorire l'apprendimento della lingua italiana alle visite degli scout, senza dimenticare il progetto “Biciclette contro il razzismo” con escursioni su due ruote fra trentini e “nuovi trentini”.
Settembre
Il mese di settembre vede l'ultima tappa di “BAR - Bicycles Against Racism”, il percorso di escursioni in bicicletta contro il razzismo che si conclude nel mese di ottobre con la partecipazione a “L’Eroica”, una fra le più importanti corse cicloturistiche vintage del mondo. Il progetto, che ha coinvolto decine di profughi e trentini, è stato lanciato dal Comitato del Trentino dell’UISP (Unione italiana sport per tutti) e realizzato e promosso da Dipartimento Salute e Solidarietà sociale della Provincia autonoma di Trento, Cinformi, Atas onlus e Cooperativa sociale Kaleidoscopio. Domenica 2 ottobre, due trentini e tre richiedenti protezione internazionale accolti sul territorio provinciale partecipano a “L’Eroica” di Gaiole in Chianti fra cinquemila partecipanti da ogni angolo del mondo. In sella a biciclette “eroiche” - restaurate per l’occasione dall’Officina Richiedenti Asilo di Trento - e vestiti rigorosamente con abbigliamento sportivo d’epoca, i nostri ciclisti percorrono 75 chilometri di strade bianche immersi nel meraviglioso paesaggio toscano. Un messaggio di amicizia e di solidarietà che dal Trentino, ancora una volta, si diffonde nel mondo.
Ottobre
A inizio ottobre la Residenza Fersina di Trento apre le porte all'intera comunità in occasione della “Settimana dell'accoglienza” promossa da Cnca. Un'importante occasione di dialogo e incontro ma anche di trasparenza: famiglie, giovani, meno giovani, trentini e “nuovi trentini” approfittano del “porte aperte” alla Residenza Fersina per incontrare i profughi, conoscere il sistema trentino di accoglienza e, soprattutto, conoscere i migranti accolti. L'iniziativa, intitolata “Dentro l’accoglienza: i profughi incontrano la comunità”, viene organizzata dal Cinformi e dalla cooperativa Kaleidoscopio in collaborazione con Atas onlus, Centro Astalli Trento, Croce Rossa - comitato provinciale di Trento, cooperative Città aperta, Nircoop, Punto d’approdo e Samuele e associazioni Fili e Il Gioco degli Specchi. Il programma vede laboratori di artigianato, tandem linguistici, esibizioni teatrali, esposizioni artistiche, mostre, giochi, la tavola rotonda “Dentro l'accoglienza” con racconti e testimonianze, un momento conviviale con un buffet etnico e musiche dal Trentino e dal mondo con i canti dell'emigrazione del Coro Bella Ciao e le performance dei migranti accolti.
Senza precedenti il numero di minori rifugiati e migranti arrivati in Italia nel 2016. Lo dicono a ottobre i dati più recenti forniti dell’Unicef, secondo i quali sono oltre 20.000 i minori non accompagnati o separati giunti sulle coste italiane. Nel 2015 sono stati 16.500, dei quali 12.300 non accompagnati. Secondo i dati Unicef, nel 2016 si registra un netto incremento di ragazzi in arrivo dall’Egitto, sebbene la maggioranza provenga ancora dai paesi dell’Africa Occidentale.
Nel mese di ottobre viene messa la parola “fine” ad una lunga controversia. Il contributo di importo variabile tra 80 e 200 euro per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno non si paga più. Lo conferma il ministero dell’Interno con una circolare emanata a seguito della decisione del Consiglio di Stato. Il Consiglio ha rigettato il ricorso della presidenza del Consiglio dei ministri, del ministero dell’Interno e del ministero dell’Economia e delle Finanze contro la sentenza del TAR del Lazio che aveva chiesto la disapplicazione della tassa sul rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno. Nella circolare si precisa che gli stranieri interessati al rilascio ed al rinnovo del permesso di soggiorno non dovranno assolvere al pagamento degli importi previsti dall’articolo 5, comma 2 ter, del Testo Unico sull’Immigrazione fermo restando l’obbligo del versamento relativo al costo del permesso di soggiorno elettronico. Inoltre tutte le istanze, comprese quelle giacenti in istruttoria o in attesa di consegna del titolo, dovranno essere portate a compimento prive del citato contributo. I cittadini immigrati che presentano richiesta di rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno devono pagare ora solo 16 euro di marca da bollo, 30,46 euro per il permesso elettronico e 30 euro per il servizio offerto da Poste Italiane.
Ottobre è anche il mese in cui viene presentato il Dossier statistico immigrazione realizzato dal Centro Studi e Ricerche Idos. Sono “accoglienza”, “integrazione” e “nuova cittadinanza” le sfide poste dal fenomeno migratorio in Italia secondo i curatori. Accoglienza – afferma Idos – in primo luogo per i richiedenti asilo e rifugiati che arrivano in Italia; integrazione per loro e per i migranti da tempo in Italia; nuova cittadinanza come tema che riguarda la generalità dei migranti e soprattutto le nuove generazioni. Il Dossier Idos viene presentato a Trento, nella sede del Cinformi e in contemporanea in tutte le regioni e province autonome. Guardando i dati, nel 2015 sono 244 milioni i migranti internazionali nel mondo, dei quali 3,2 milioni richiedenti asilo e 16,1 milioni rifugiati. Sono invece 65,3 milioni i migranti forzati, inclusi 37,5 milioni di sfollati interni. Venendo al contesto italiano, nel 2015 è stazionario il livello della presenza straniera: 5.026.153 residenti, con un aumento di sole 12mila unità rispetto all’anno precedente. L'incidenza delle donne sul totale dei cittadini stranieri è del 52,6%. Le prime nazionalità sono nell'ordine quella romena, albanese e marocchina, con Albania e Marocco in leggera diminuzione a seguito delle numerose acquisizioni di cittadinanza. Tra i residenti stranieri prevale la presenza europea, costituita per oltre la metà da cittadini comunitari.
Novembre
Viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale ed entra in vigore il 4 novembre la legge che contiene le “Disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo”. La norma, oltre a prevedere misure quali – a seconda dei casi – multe e reclusione, rafforza fra l'altro la rete del lavoro agricolo di qualità, della quale fanno parte le aziende dove si lavora in regola e senza sfruttamento, sportelli unici per l’immigrazione, istituzioni locali, centri per l’impiego, associazioni di categoria, sindacati e agenzie per il lavoro.
Il Trentino si commuove conoscendo la storia di Abodulaye, richiedente protezione internazionale giunto in Italia dalla Libia. Il giovane senegalese viene accolto da una famiglia trentina, scopre di essere gravemente malato e si spegne lentamente. Durante la malattia, l'abbraccio della famiglia non viene a mancare ed anzi si stringe ulteriormente. Abodulaye era arrivato in Trentino nell'agosto del 2015 con un “viaggio della speranza” partito dal Senegal, il Paese d'origine lasciato per motivi politici. Aveva coltivato fino all'ultimo istante il sogno di studiare, conoscere, approfondire, laurearsi, migliorarsi. Per la famiglia che lo ha accolto la “sfida” è stata grande: dare speranza a chi, purtroppo, si stava inesorabilmente spegnendo. Un gesto di generosità che ha colpito molti trentini.
Ventiquattro donne di origine africana richiedenti protezione internazionale arrivano il 21 novembre a Lavarone, nella Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri, in Trentino. Sono partite dal Campo della Protezione Civile di Marco di Rovereto e hanno trovato sistemazione presso la struttura delle Suore Elisabettine, ora gestita dalla Provincia autonoma di Trento nell'ambito del progetto di accoglienza profughi. Pienamente rispettata, quindi, la tempistica stabilita prima dell'atto intimidatorio che aveva colpito proprio la casa di soggiorno, gesto cui è seguita l'immediata e unanime condanna delle istituzioni a livello locale e provinciale. Ad accogliere le ventiquattro richiedenti protezione internazionale sono gli operatori della Cooperativa Punto d'Approdo e della Croce Rossa. È l'inizio di un percorso di incontro e solidarietà che dimostra, giorno dopo giorno, come gli atti intimidatori contro l'accoglienza siano ben lontani dal rappresentare la comunità trentina.
Dicembre
Il mese si apre con l'atto finale dell'esperienza di volontariato dei profughi nel “Progettone”. I richiedenti asilo hanno raccolto con entusiasmo l’invito ad attivarsi, a titolo volontario, per il territorio che li accoglie ed hanno onorato l’impegno assunto. L'1 dicembre a Trento, presso la sede di CLA – Consorzio Lavoro Ambiente, al secondo gruppo di venti profughi impegnati nell'iniziativa è stato consegnato l’attestato di partecipazione. Come i “colleghi” della prima sessione di volontari, i migranti hanno prestato la propria opera gratuitamente presso alcuni cantieri di manutenzione di aree verdi nelle zone di Trento, Rovereto e in Valsugana acquisendo competenze grazie all’affiancamento con i lavoratori delle squadre del “Progettone”. L'iniziativa è stata resa possibile dalla collaborazione tra Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale della Provincia autonoma di Trento, Cinformi, Consorzio Lavoro Ambiente e Con.Solida. Fra luglio e novembre il progetto ha consentito di impiegare proficuamente, al servizio della comunità, il tempo libero dei quaranta profughi coinvolti, valorizzando le realtà cooperative e contribuendo all'inserimento sociale dei migranti.
Il 6 dicembre circa 1.500 persone prendono parte alla fiaccolata a sostegno di un Trentino solidale e accogliente che si svolge nel capoluogo. In Piazza Duomo viene letto un appello ai valori che esprimono vicinanza alle persone che hanno vissuto situazioni di difficoltà, con particolare riferimento ai richiedenti protezione internazionale. Poi la partecipata fiaccolata per le vie del centro, illuminato dalle luci portate da cittadini e rappresentanti delle istituzioni, dell'associazionismo e del volontariato. L'iniziativa, partita dalla comunità, è organizzata anche a seguito di due atti intimidatori contro l'accoglienza. “Di fronte al dramma dei profughi – affermano gli organizzatori – che rappresenta la più grave emergenza umanitaria dagli anni della Seconda Guerra Mondiale, anche le comunità del Trentino sono chiamate a dare una risposta di solidarietà e di accoglienza.”
Nell'edizione 2016 della classifica sulla qualità della vita stilata da Il Sole 24 ORE, resa nota a metà dicembre, il Trentino si conferma al terzo posto. La graduatoria è frutto di uno studio che mette a confronto le province italiane su un’ampia serie di indicatori articolati in sei settori d’indagine. Fra gli indicatori che hanno “spinto” il Trentino verso l'alto della classifica, spiccano i parametri demografia/famiglia/integrazione. Restringendo lo sguardo – e la conseguente graduatoria – a questo unico gruppo di indicatori, il Trentino fa ancora meglio, piazzandosi al secondo posto in classifica. In tutti i settori considerati la provincia ottiene piazzamenti di buon livello, ma l'eccellenza nei parametri demografia/famiglia/integrazione si distingue nettamente.
Il 12 dicembre giurano davanti al Capo dello Stato i ministri del governo Gentiloni. Domenico Minniti detto Marco (Reggio Calabria, 6 giugno 1956), laureato in filosofia, è il nuovo ministro dell'Interno responsabile, fra l'altro, in materia di immigrazione e asilo. E l'immigrazione è fra i temi toccati dal nuovo ministro in un messaggio di auguri in occasione delle Festività. Parlando in particolare dell'immigrazione al di fuori dei canali regolari, Marco Minniti afferma: “Su questo tema sappiano che noi dobbiamo sempre avere due punti di riferimento: solidarietà e sicurezza. Non ci può essere vera solidarietà se non c'è sicurezza. Non ci può essere una sicurezza che sia del tutto sganciata dal principio di solidarietà, sapendo anche che questo tema è un tema che non possiamo affrontare da soli. Vogliamo affrontarlo insieme con gli altri Paesi, soprattutto con l'Europa ma sappiamo anche che siamo un Paese che ha una forza e una capacità e che può dire anche agli altri 'noi vogliamo lavorare insieme con voi ma nel momento in cui l'Italia è in prima linea siamo in in condizione e in grado di affrontare questo ruolo da prima linea'”.
Immigrazione e media: il 2016 è l’anno della “metabolizzazione” del fenomeno migratorio con una netta presenza sulle prime pagine dei quotidiani o nelle agende dei notiziari. Il dato emerge dal IV Rapporto dell’associazione Carta di Roma “Notizie oltre i muri”, curato dall’Osservatorio di Pavia in collaborazione con l’Osservatorio europeo per la sicurezza e presentato in dicembre. Il rapporto evidenzia che è la politica la protagonista del racconto mediatico del fenomeno migratorio nel 2016. Esponenti politici istituzionali italiani sono intervenuti in voce nei telegiornali di prima serata nel 33% dei servizi sull’immigrazione, mentre gli interventi degli esponenti politici e istituzionali dell’Unione europea e degli stati europei sono stati pari al 23%.
La voce di immigrati, migranti e rifugiati trova invece spazio solo nel 3% dei servizi e spesso in cornici narrative e contesti tematici negativi. Un dato ancora più negativo rispetto al 2015, quando erano presenti nel 6% dei servizi. Nel 2016, si afferma nel rapporto, è stato registrato un calo dei toni allarmistici che si può spiegare in ragione dell’ampia visibilità che hanno avuto le dimensioni della politica e della gestione europea e nazionale dell’accoglienza; permangono, tuttavia, toni ansiogeni nella cronaca nera e sul rischio di attentati di matrice jihadista: è soprattutto questa seconda dimensione quella che evoca maggiore insicurezza.
Sala affollata il 17 dicembre all'Oratorio S. Antonio di Trento per la cena preparata dai profughi accolti sul territorio provinciale. Una settantina di persone risponde all'invito rivolto alla comunità a partecipare all'evento di chiusura del corso di cucina tenuto da Riccardo Mosna. L'iniziativa è promossa dall’Oratorio Sant’Antonio con la collaborazione di Cinformi e di Trentinosolidale Onlus. Dopo la prima esperienza di settembre, quando si sedettero a tavola circa cinquanta persone, la seconda cena preparata dai profughi vede dunque un'adesione ancora più massiccia. Sono una decina i migranti, di origine africana e asiatica, che nelle settimane precedenti si sono cimentati nel percorso di apprendimento. Una formazione nella quale i profughi hanno imparato a “stare in cucina” a 360 gradi: dall'uso degli utensili alla gestione degli alimenti, dalla logistica di un ambiente di lavoro fino, naturalmente, alla preparazione delle pietanze. Un patrimonio di competenze che potrà rivelarsi utile per i richiedenti protezione internazionale per un possibile ingresso nel mondo della ristorazione.
Nel 2016, ogni giorno, in media 14 persone sono morte nel Mar Mediterraneo nei “viaggi della speranza”. Si tratta, afferma a fine anno l'Agenzia Onu per i rifugiati, del numero più alto mai registrato. Nel 2015, a fronte di oltre un milione di persone che hanno attraversato il Mediterraneo, sono state registrate circa 3.800 vittime, mentre nell'anno in corso il bilancio è oltre quota 5.000. “Questa situazione – sottolinea l'Unhcr – evidenzia come gli Stati debbano urgentemente ampliare le possibilità di ammissione per i rifugiati, fra queste il reinsediamento, la sponsorizzazione privata, il ricongiungimento familiare e schemi di borse di studio per studenti, così che non siano costretti a ricorrere a pericolose traversate e ai trafficanti.” Secondo l'Agenzia, le cause dell’allarmante aumento di morti nel Mediterraneo riscontrato nel 2016 sono molteplici e sembrano essere legate alla qualità sempre più scarsa delle imbarcazioni utilizzate, alle imprevedibili condizioni meteorologiche e alle tattiche utilizzate dai trafficanti per evitare di essere intercettati. Tra queste, la partenza in contemporanea di un elevato numero di barconi per rendere più difficile il lavoro dei soccorritori.
No all'equazione immigrato uguale terrorista. Lo ha detto con forza il presidente della Repubblica Mattarella nel discorso di fine anno alla nazione pronunciato al Quirinale il 31 dicembre 2016. Ecco la parte del messaggio dedicata al fenomeno migratorio: “Sarebbe un grave errore sottovalutare le ansie diffuse nella società. Dopo l’esplosione del terrorismo internazionale di matrice islamista, la presenza di numerosi migranti sul nostro territorio ha accresciuto un senso di insicurezza. E’ uno stato d’animo che non va alimentato, diffondendo allarmi ingiustificati. Ma non va neppure sottovalutato. Non rendersi conto dei disagi e dei problemi causati alla popolazione significa non fare un buon servizio alla causa dell’accoglienza. L’equazione immigrato uguale terrorista è ingiusta e inaccettabile, ma devono essere posti in essere tutti gli sforzi e le misure di sicurezza per impedire che, nel nostro Paese, si radichino presenze minacciose o predicatori di morte. … Vi è un altro insidioso nemico della convivenza, su cui, in tutto il mondo, ci si sta interrogando. Non è un fenomeno nuovo, ma è in preoccupante ascesa: quello dell’odio come strumento di lotta politica. L’odio e la violenza verbale, quando vi penetrano, si propagano nella società, intossicandola. Una società divisa, rissosa e in preda al risentimento, smarrisce il senso di comune appartenenza, distrugge i legami, minaccia la sua stessa sopravvivenza. Tutti, particolarmente chi ha più responsabilità, devono opporsi a questa deriva. ... Quei giovani capiscono che le scelte del nostro tempo si affrontano meglio insieme. Comprendono, ancor di più, il valore della pacifica integrazione europea di fronte alla tragedia dei bambini di Aleppo, alle migliaia di persone annegate nel Mediterraneo e alle tante guerre in atto nel mondo. E non accettano che l'Europa, contraddicendosi, si mostri divisa e inerte, come avviene per l'immigrazione. Dall'Unione ci attendiamo gesti di concreta solidarietà sul problema della ripartizione dei profughi e della gestione, dignitosa, dei rimpatri di coloro che non hanno diritto all'asilo.”
Cinformi 2.0
Accanto al sito web, il Cinformi ha raccontato anche nel 2016 il fenomeno migratorio con un approccio crossmediale sui social network attraverso gallerie fotografiche su Facebook , video su YouTube e aggiornamenti Twitter . Per tenersi costantemente aggiornati è possibile iscriversi a questo link alla newsletter, mentre un vademecum sfogliabile sull'accoglienza profughi in Trentino è disponibile a
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